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Mechanical God Creation
Cell XIII

Il primo passo dei milanesi Mechanical God Creation é un disco rotondo, massiccio e corrosivo, certo non si parla di miracolo ma diciamo che per essere un debutto non c'é male, vista e considerata la giovane età e la peculiarità dell'utilizzo di una vocalist con impostazione gutturale di tutto rispetto. La band milanese che nasce solo nel 2006 ha gia un buon bagaglio di esperienze, specie dal vivo e si sente anche sulla resa del disco, nonostante si tratti di death metal style ci sono anche notevoli margini di miglioramento ed una sicurezza di fondo che lascia ben sperare per il futuro.

...a parte quindi la voce di Lucy, che con i suoi growl e screaming death delizia e convince, anche e quanto le prestazioni dei maschietti più blasonati, coadiuvata nel brano "I Shall Remain Unforgiven" niente poco di meno che da Cadaveria (ex Opera IX) dove le vocals si intrecciano in un turbinio infernale, ci sono anche aspetti strumentali da mettere in risalto ed il primo disco dei Mechanical God Creation non é altro che un buon esempio di death metal con qualche sfumatura tecnica e per così dire 'death core in certi frangenti anche se in questo caso non molto rilevante come usanza recentemente consueta.

La produzione moderna e pulita dona al tutto un sound che si comprime in potenza e ciò si sente soprattutto nel lavoro delle chitarre e del basso che si dibattono come un pitone alle prese con una preda tra le sue spire, Cell XIII é un disco rotondo, preciso e compatto, dritto al cuore ed i Mechanical God Creation ce la mettono tutta per confezionare un lavoro di buona qualità privandosi però di quel aspetto a me caro come la sperimentazione e l'originalità, mi auguro che ci sarà tempo per questo nel prossimo disco, il primo passo é più che sufficiente, nove tracce spinte al limite, estreme e violente con una durata media non molto prolungata.

In "MTBF" pestano violenti e selvaggi, il batterista si comporta bene dietro le pelli, e diciamo che per una volta sentiamo un gruppo più vicino al death tradizionale, seppure suonato e registrato in modo attuale, ma lontano dal mood hardcore commerciale ed imperante, i riffs putridi si susseguono, up tempos, blastbeats e velocità la fanno da padrone con l'insana cornice della voce di Lucy a trasformare il tutto in più tetro e micidiale. Lucy vomita testi di una inaudita violenza con il suo timbro malsano mentre il gruppo dietro martella senza pietà alcuna ed i momenti di respiro si possono contare sulle dita di una mano.

Cell XIII è semplicemente un disco death che merita attenzione, non una mosca bianca in mezzo al grigiore generale ma certo un buon punto di partenza senza infamia, la sua completezza e compattezza lo rendono godibile, la monotonia a volte fa capolino, ma a queste velocità é difficile differenziare e creare momenti esaltanti, certo la prossima release dovrà essere ben diversa, poiché un altro disco fotocopia di questo meriterà un voto molto più basso, per ora regalo loro un 70 di incoraggiamento e buona fortuna.

70/100


Lucy: Voce
Simo: Chitarra, voce
Veon: Basso
Alessandro: Chitarra
Manuel: Batteria

Anno: 2010
Label: Aural/Worm Hole Death
Genere: Death Metal

Tracklist:
01. MTBF
02. Project Kill
03. 2012
04. I Shall Remain Unforgiven
05. Inhuman Torture Surgery
06. Divinity
07. Process of Mental Killings
08. Trespass and Kill
09. Death Business

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