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Kaiser Chiesfs
Off With Their Heads

A solo un anno di distanza da Yours Truly, Angry Mob, i Kaiser Chiefs ci riprovano con Off With Their Heads, loro terzo disco in studio in 3 anni di attività discografica. Questa volta però l'approccio è diverso: l´album non è immediato come i due precedenti ma richiede più ascolti per essere apprezzato, visto le sfumature presenti negli arrangiamenti. La produzione, affidata a Mark Ronson e Eliot James ha rinnovato le loro sonorità pur cercando di riproporre l´impronta indie-dance floor di Employement, disco di debutto che li catapultò prepotentemente nel music bussines europeo.

Spanish Metal”, presenta una struttura atipica, non avendo per la prima volta un ritornello, ma costituisce l´intro ideale, apripista di “Never Miss A Beat”, primo singolo estratto dal piglio molto accattivante anche se poco robusta nell’ossatura. Segue l´antemica “Like It Too Much”, in cui l´elemento innovativo sta nella presenza di archi, diretti da David Arnold, compositore delle colonne sonore degli ultimi film di James Bond, con il quale avevano già collaborato insieme negli Electric Proms del 2007.
You Want History” risulta invece piuttosto ballabile nella sua tessitura, soprattutto nella seconda parte molto elettronica, e con “Can´t Say What I Mean” continua la voglia di scatenarsi in pista. E´ invece impossibile non essere contagiati dall´allegria della melodia di “Good Days Bad Days”, tra le canzoni più riuscite dell’intero lotto. 
Al contrario, “Tomato In The Rain”, probabilmente la canzone più malinconica, è un pezzo  molto rilassante in stile Beach Boys che, come lascia intuire il titolo, propone un testo basato su metafore. Spazio alle collaborazioni in “Half The Truth” e nella spensierata “Always Happens Like That”,  rispettivamente con il rap di  Sway e i cori di Lilly Alen (presente anche nei cori della già menzionata “Never Miss A Beat”).
L´album si avvia verso la fine con “Addicted To Drugs”, senza dubbio una delle canzoni più orecchiabili grazie alla massiccia dose di percussioni utilizzate, per terminare infine con la ballata “Remember You´re A Girl” in cui il batterista Nick Hodgson si ripropone alla voce (ripetendosi bene, dopo la prova del precedente disco). In pratica, la band di Leeds con questa raccolta, si ripete in maniera ottimale forse con un risultato pure migliore rispetto al diretto predecessore, ma senza azzardare un bel niente rispetto alla formula che li ha portati in classifica. Brani pop\rock ideali per le vostre feste, oppure perfetti per caricarsi prima di una partita di calcio. Nel loro genere, una garanzia.

P.S. Il titolo è ripreso dalla terza riga della terza canzone del loro terzo album, scaramanzia?

70/100


Ricky Wilson: Voce
Andrew "Whitey" White: Chitarra
Simon Rix: Basso
Nick "Peanut" Baines: Tastiere
Nick Hodgson: Batteria

Guests:
Lilly Alen: Cori in “Never Miss A Beat” e “Always Happens Like That”
Sway: Voce in “Half The Truth”
New Young Pony Club: Cori in “Never Miss A Beat”

Anno: 2008
Label: B-Unique
Genere: Indie Rock

Tracklist:
01. Spanish Metal
02. Never Miss A Beat
03. Like It Too Much
04. You Want History
05. Can't Say What I Mean
06. Good Days Bad Days
07. Tomato In The Rain
08. Half The Truth
09. Always Happens Like That
10. Addicted To Drugs
11. Remember You're A Girl

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