Home Recensioni Album Robert Fripp - Love Cannot Bear

Robert Fripp
Love Cannot Bear

Con l'avvento dei sintetizzatori e dell'elaborazione digitale resa più sofisticata, Frippertronics si è evoluto in Soundscapes, un processo ancor più innovatore che ha permesso a Robert Fripp di creare uno strato di suoni ancor più vario. Una serie di suoi album negli anni 90 ha reso il concetto al meglio attraverso prestazioni live (persino col G3) portando questa esperienza in posti inattesi. Soundscapes può voler dire scuro e interiore, frastagliato e dissonante, o solo e semplicemente bello.
Nella loro capacità transcendente, in grado di evocare una gamma notevole di emozioni, rappresentano il lavoro il più intensamente personale del Fripp solista. Delle registrazioni degli anni 90, A Blessing of Tears rappresentava un tributo d'amore rivolto alla madre recentemente defunta e forse il lavoro più immediato e pregnante.
Coloro che accusano Fripp di essere freddo e bisognoso di analiticità, dovrebbero ascoltare quella registrazione e Love Cannot Bear per realizzare che sotto le vesti calme e algide, si cela un uomo spiritoso che osserva chiaramente la musica come la più profonda delle espressioni, impressionabile come una pellicola fotografica. Love Cannot Bear, la sua prima vera registrazione di Soundscapes in quasi una decade, è un'esperienza per certi versi più ricca. Mentre la musica ambientale di Eno mira ad inserire, in maniera non invadente, nei tessuti dell'ascoltatore un'esperienza sonora, i Soundscapes di Fripp sono più chiaramente bisognosi di attenzione.
Le corde che accompagnano soavemente “Acceptance, Affirming, Affirmation, New York” generano una visione nitida delle idee tematiche dello sviluppo delicato del suono che pervengono, persino, a picchi drammatici senza mai ricorrere al melodramma.
"On My Mother’s Birthday” è pezzo più scuro e più obliquo e, tuttavia, Fripp lo arpeggia come una melodia capace di mantenere una bellezza interiore. “Easter Sunday” caratterizza un'improvvisazione introduttiva su chitarra acustica che è una struttura sorprendentemente nuova nell'universo dei Soundscapes. Un vocoder precede la traccia "Silence is a friend” in mezzo a degli intarsi orchestrali aperti che scivolano lentamente nella pensosa "Requiem - Affirming".
Per i non pratici dei Soundscapes, Love Cannot Bear è il punto di partenza perfetto, un album che può essere approcciabile, ma allo stesso tempo stimolante e riempito di suono.
Una sorpresa che definisce la migliore musica improvvisata di Fripp.



Robert Fripp: Acoustic And Electric Guitars, Soundscapes

Anno: 2005
Label: DGM
Genere: Electronica

Tracklist:
01. Acceptance-Affirming
02. Affirmation: IMAC
03. On My Mother's Birthday
04. Acceptance-Receptive
05. Affirmation: New York
06. Midnight Blue
07. Easter Sunday
08. Love Cannot Bear
09. TBA

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