Home Recensioni Album Gigi - Gold & Wax

Gigi
Gold & Wax

Dopo cinque anni di silenzio la cantante Etiope Ejigayehu 'Gigi' Shibabaw ritorna con il robustamente promosso Gold & Wax inciso per la label Palm Pictures, un mélange organico di canzoni africane fuse ad elementi della tradizione Jamaicana, Indiana ed Americana. Dopo la benedizione ricevuta dall'acclamato critico musicale del New York Times, Jon Pareles per l'intenso debutto del 2001 con l'album omonimo Gigi per il quale aveva parlato di migliore lavoro della cultura africana dell'anno, i riflettori si sono accesi su di lei sia in qualità di performer solista e quale componente del superbo gruppo Tabla Beat Science fondato nel 1999 da Zakir Hussain e Bill Laswell.
Prodotto da Bill Laswell medesimo, Gold & Wax mette insieme un casting pauroso di talenti musicali costituito dal grande virtuoso del sarangi e vocalist Indiano Sultan Khan, il batterista e specialista delle tablas Karsh Kale, il decano funky keyboardist Bernie Worrell, i polistrumentisti Africani Abesgasu Shiota, Moges Habte, Aiyb Dieng e Assaye Zegeye, i futuristi del suono digitale MIDIval PunditZ e Skizz Fernando nonchè l'avanguardista della sei corde Buckethead.
Il meltin pot di pregiati artisti contribuisce grandemente a raffinare la produzione, ma anche a fornire lustro e prestigio per l'avvenire e le sorti future del sound Africano, troppo spesso relegato ingiustamente ai margini della grande musica internazionale.
Lo si evince già dagli sforzi della opening track Semena-Worck, sfumature jazz ed up-tempo, percussioni in evidenza, Gigi ritorna alla vecchia forma musicale, il pezzo prende il largo non appena Gigi smorza la propria intensità.
Sostenuta da trascinanti sassofoni, percussioni prominenti e dal timbro e stile inconfondibili di Laswell al basso la sua voce aurea risulta l'elemento guida per gli oltre sessantasei minuti dell'intero album.
Per la seconda traccia, Anten, Gigi svela un nuovo lato, meno emerso nel passato. Supportata da una efficace ambientazione sonora drum'n'bass e da riverberi ed echi di chitarra, il brano pare molto più in linea con gli standard musicali sperimentati nei lavori con i Tabla Beat Science, dove più spiccata appariva la tensione inesausta di Laswell verso la commistione delle sensibilità proprie della cultura musicale dell'est con il groove occidentale.
La quota residua di questo notevole album prosegue all'interno della seguente forma, non potendo prescindere dall'inimitabile lavoro al sarangi svolto da Khan e dalle sue soluzioni vocali come nella squisita ballad Hulu-Dane.
Le radiose textures di Jerusalem, le dinamiche accese nella conduzione dell'organo da parte dell'ex P-Funker Bernie Worrell in Salam ed Utopia, l'unico brano in lingua Inglese dell'album, chiedono attenzione all'ascoltatore ma lo ripagano abbondantemente, travolgendone il tempo e le emozioni.




Abegasu Shiota: Corni, piano elettrico, organo, synth
Bernie Worrell: Piano elettrico, organo, synth
Bill Laswell: Chitarra, synth, basso, percussioni elettroniche
Buckethead: Chitarra
Gigi: Voce
Karsh Kale: Batteria, tabla, percussioni elettroniche
Moges Habte: Sax tenore
Nils Peter Molvaer: Tromba, elettronica
Robert Musso: Chitarra acustica
Ustad Sultan Khan: Voce, sarangi

Anno: 2006
Label: Palm Pictures
Genere: Rock/Ethno

Tracklist:
01. Semena-Worck
02. Anten
03. Jerusalem
04. Salam
05. Gomelaleye
06. Ambasale
07. Hulu-Dane
08. Utopia
09. Acha
10. Marena-Wotetea
11. Enoralehu

Banner

Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei “social plugin”. Se vuoi saperne di più sull’utilizzo dei cookie nel sito e leggere come disabilitarne l’uso, leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie .

Accetto i cookie da questo sito.