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Formentera Lady
Formentera Lady

La band bolognese dei Formentera Lady ha compiuto un percorso musicale molto articolato e gratificante da quel lontano 1985 che ne ha segnato la nascita artistica. 

Dopo la dura gavetta che tra il 1986 ed il 1992 li ha portati ad esibirsi nelle principali città della Penisola e a centrare il risultato di essere selezionati ad Arezzo Wave ed essere annoverati tra le sedici migliori formazioni italiane orfane di etichetta non era infatti semplice assorbire il colpo dello scioglimento avvenuto ad inizio anni novanta. Nel 2008 la ricostituzione con una formazione nuova di zecca che incide l'album Problemi cui fa seguito nel Giugno corrente il nuovo omonimo lavoro.

I Formentera Lady sono musicisti preparati, a partire da Maurizio Ferlini dal timbro vocale espressivo e dotato di un'apprezzabile concisione melodica alla chitarra ritmica. Eulalia Grillo riesce ad essere allo stesso tempo delicata e lancinante al violino ma alla bisogna sorprendentemente tagliente; alla chitarra solista Stefano Clò ha fantasia, tecnica e senso e della costruzione. Damiano Trevisan è dinamico e capace alla batteria lavorando anche in sottrazione mentre Marco Tamarri alle percussioni fornisce varietà e ricchezza di sfumature ed Andrea Guandalini al basso suona netto e senza fronzoli.

Formentera (No Existe), il pezzo di apertura dell'album, è un avvio sferzante nel quale la sezione ritmica guidata da Damiano Trevisan e Marco Tamarri e la chitarra a tratti sognante, tracciano una base solida all'interno della quale soffusa si staglia la voce calda di Maurizio Ferlini che canta per l'occasione in spagnolo. L'intenzione è quella di evocare il mistero dell'isola delle Baleari e va a buon fine con un brano misurato ed espressivo, curato nel registro e nella modulazione che si evolve in un crescendo all'interno del quale si dispiega l'ottimo violino di Eulalia Grillo con un inserto graffiante e ben eseguito anche se in parte penalizzato da una scelta del livello di registrazione piuttosto discutibile. Il solo di Stefano Clò contribuisce a valorizzare un suono che piace di più quando diventa 'full band'. All'interno ci sono molte suggestioni autentiche, genuine, climax digradante al termine che chiude anularmente e piacevolmente il pezzo.

Per Il Volo la scelta del gruppo ricade su un interessante 5/4. Il brano è un classic-rock made in Usa con un testo accattivante. Occhio a Damiano Trevisan che tiene il tempo con gran intelligenza sull'hi hat e al breve ma seducente solo reiterato al violino da Eulalia Grillo . Alla sezione ritmica pulita ed incalzante si associa la voce sempre carnale di Maurizio Ferlini.
Song: Mosquito Man, uno dei momenti clou del disco, origina con l'incedere pacato dell'acustica per aprirsi poi alla voce suadente di Maurizio Ferlini, ottima la scelta della lingua inglese, all'interno di un riff ossessivo della chitarra sempre pulita di Clò. Il pezzo è un piccolo vortice di energia e malinconia nel quale si avverte l'interesse (presente in tutto l'album del resto) dei Formentera Lady per la contaminazione dei generi musicali. Rock sporco, tirato ed efficace, strizza l'occhio un tantino al punk più sano. No assoli, rock abrasivo senza inutili orpelli.

Con Oggi In Parlamento i Formentera Lady propongono una sorta di divertissement/denuncia del circo istituzionale strutturato attorno a un refrain molto orecchiabile e ad un testo volutamente leggero e godibile.
In Ladri, che in qualche maniera fa il paio per intenti accusatori, con la precedente traccia, vengono ricalcate nuovamente le piste del pezzo solidamente rock dove al centro della voce e dei cori risalta una sezione di chitarra serratissima; interessante l'excursus spericolato nel finale nei territori della bossa nova, percussioni e wah wah a profusione da chiosa. Il giro di boa è affidato a Il Mondo, brevissimo inciso voce e percussioni. Meno di un minuto iscritto nell'anima che lascia spazio alla suggestione ferale del testo 'E' scritto nel destino che resti solo il pianto'.
In Harem il riff duro e chirurgico dell'elettrica supporta il cantato sofferto di Maurizio Ferlini nel ritornello la batteria e la voce si fanno più incisive, per dare più risalto alla vena malinconica di fondo del pezzo.

Si prosegue con Il Giustiziere delle Note, struttura semplice che offre ritmo e carico di energia, buono il tiro un pò Ramones con chitarra graffiante e sostenuta. Siamo a Ruvida, uno dei momenti verticistici dell'album, bello il lavoro della chitarra e l'ingresso delle scale del violino in grado di alternare un registro a tratti molto delicato ricordando i migliori Willard Grant Conspiracy. Ben costruito anche il lavoro percussivo e la corposità dei cori con Trevisan a supporto.
Altro momento chiave è Continental State Of Mind, subito asimmetrico con l'intro di violino molto progressive in 11/8 e i soli sempre misurati e puliti di chitarra, adeguato e preciso anche il supporto di Andrea Guandalini nelle linee di basso. Felice la scelta nel pezzo di aprire i cori di Ferlini anche alla voce di Damiano Trevisan. Torna anche il convincente cantato in inglese.

Il pezzo cardinale del disco è senza dubbio Suite: Song For Guipago, violino struggente su trama di sottile arpeggiato e voce intensa. Il risultato è un'atmosfera più intimista e malinconica. Spazio anche per la esplosività del solo di chitarra. Grande personalità ed ispirazione, balena un'anima colta anche nella intensa cavalcata finale che si spegne lentamente in una eco sempre più lontana e ridondante.
La chiusura è affidata a un pezzo sorpresa, The Angel, ballad con violino carezzevole, chiusura acustica e corale. Brano cadenzato e ben orchestrato che sembra suggerire anche nel testo una rinnovata speranza nell'avvenire: 'Everybody is waiting for delight'.

L'impressione che si ricava ascoltando i Formentera Lady, nella fattispecie questo loro nuovo lavoro omonimo, è che dopo aver lungamente suonato assieme siano riusciti in parte a trovare una identità musicale ed il gruppo dimostra di avere le carte giuste per tirare fuori una personalità non di secondo ordine, magari agendo meno d'istinto. Ecco perchè probabilmente non mi sembra possibile nemmeno 'catalogare' in via definitiva la loro appartenenza musicale essendo presente una considerevole pluralità di influenze nei loro brani. Alcune perplessità d'assieme riguardano l'incisività delle parti di violino; la sensazione è che venga collocato ad un livello sonoro inferiore, anestetizzato, perdendo nel complesso vuoi mordente che colore. Piace maggiormente la scelta dell'inglese nella stesura dei testi e nel cantato. Potrebbe essere la dimensione ideale assieme ad una maggiore apertura delle soluzioni corali ad altra/e voci femminili come accade, con ottimi risultati, in The Angel.

77/100


Maurizio Ferlini: Voce, chitarra
Andrea Guandalini: Basso, armonica
Damiano Trevisan: Batteria, percussioni, voci
Stefano Clò: Chitarra
Eulalia Grillo: Violino, voci
Marco Tamarri: Percussioni

Anno: 2010
Label: Autoprodotto
Genere: Rock

Track Listing:
01. Formentera (No Existe)
02. Il Volo
03. Song: Mosquito Man
04. Oggi In Parlamento
05. Ladri
06. Il Mondo
07. Harem
08. Il Giustiziere Delle Note
09. Ruvida
10. Continental State Of Mind
11. Suite: Song For Guipago
12. The Angel

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