Six Organs Of Admittance
Luminous Night

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Ben Chasny è uno di quegli uomini che non arrivano mai alla meta, un cittadino del mondo che continua a navigare su strade parallele senza mai arrivare a destinazione. Sono passati 10 anni di album e diverse collaborazioni sotto i vari ponti del mondo: dalle musiche scritte per i diversi film, ai tour con The Dead C, alla collaborazione con i Neurosis e i Current 93, fino a partecipare in prima linea al suo progetto Comets On Fire.
E’ uno dei principali esponenti di quello che viene definito il New Folk, un misto di Psichedelia e Folk, arrangiato con flauti e toni ricercati che possono spaziare dalle fredde e desolate lande nordiche fino a catapultarti in feste danzanti di corti medievali, insomma un gran casino ma lineare nel suo essere, un po’ come tutte le cose che sembrano nuove.

Con Luminous Night non ha dato il meglio di se ammettiamolo; si era abbastanza concesso nel precedente album in studio, Shelter From The Ash uscito nel 2007 e con Luminous Night si è discostato quel che basta per dar la sensazione, a chi lo ascolta, di aver spremuto le meningi e aver lavorato seriamente ad un nuovo album. Alla fin fine però il suo livello underground, indie e maledettamente sincero l’ha ottenuto. Con l’aiuto di Randall Dunn, produttore di Sunn O ))), Hans Teuber al flauto e Eyvind Kang al violoncello, le sue fragranze autunnali non possono non essere percepite. “Actaeon's Fall (Against The Hounds)” è dominata da Hans Teuber che fa spazio fra la folla nella successiva “Anesthesia” incantatrice soprattutto nei toni vocali di Chasney. Le tabla di Tor Dietrichson aprono la mediorientale “Bar-Nasha” che domina egregiamente l’intero album beffeggiandosi anche di “The River Of Heaven” che tenta invano di riproporsi ma altro non è che un traghetto arenato sulle sponde del Nilo. “Ursa Minor” è il brano di passaggio la cui melodia viene data più dalla parte vocale che dalla chitarra che l’accompagna. L’album chiude in modo brusco e tetro con “Enemies Before The Light” , stonato, buio e plastico è l’unico brano che non ha nulla a che fare con il contesto precedentemente creato. Passi felpati paralleli verso la meta introvabile.

70/100


Ben Chasny: Voce e chitarra
Tor Dietrichson: Tambla
Hans Teuber: Flauto
Eyvind Kang: Violoncello
Matt Chamberlain: Percussioni

Anno: 2009
Label: Drag City
Genere: Psych/Folk

Tracklist:
01. Actaeon's Fall (Against The Hounds)
02. Anesthesia
03. Bar-Nasha
04. Cover Your Wounds With The Sky
05. Ursa Minor
06. River Of Heaven
07. The Ballad Of Charlie Harper
08. Enemies Before The Light

 

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