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SHW
e_life

Certo ci vuole del fegato a giostrare nello stesso campo di battaglia di Matthew Bellamy & soci anche adesso che il/la techno-alternative-pop ha fatto inesorabilmente la sua epoca... I territori di certo british-rock sono stati esplorati e sfruttati per troppo tempo eppure c'è ancora chi cavalca in queste aride lande sperando di trovare nuova fonte di ispirazione per un genere che ormai sta conoscendo inevitabilmente il suo flyng-down.
La band cremonese SHW vaga senza meta nelle nebbie di un genere che ebbe il suo momento d'oro più di un decennio fa e pubblicano questa loro seconda prova dopo l'esordio del 2006 purtroppo fuori tempo massimo. Ascoltiamo perciò canzoni datate, un po' monocordi, solchi di un disco, certamente non originali, che evoca tempi migliori per la musica e non solo... Una preparazione musicale, quella del trio dei fratelli Capelli che se fosse indirizzata verso un genere più personale e non obbligatoriamente in lingua inglese, forse potrebbe approdare a spiagge più sicure e risultati più concreti. Probabilmente “da giovani” adoravano il genere e/o facevano la cover-band di Muse-Radiohead e/o presumibilmente hanno tutta la loro discografia in ordine alfabetico ma adesso che senso ha sfornare del materiale stancamente monotono e senza un briciolo di creatività?
Qualche fiammata puramente rock alla U2, un assolo di chitarre qua e là giusto per vedere che si è mandati a memoria la lezione, una voce che rifà i birignao del proprio idolo; troppo poco per giustificare la benchè minima emissione discografica.
Se proprio vogliamo dargli qualche chance diciamo che il brano di apertura TC non è male nonostante la voce forzatamente strascicata, e-life, brano dall'inizio acustico che fornisce anche il titolo all'intero lavoro fa intravedere forse qualche ideuzza, troppo sfacciato il richiamo ai Muse con A Black Hole in the Rock Beside oltre che nel titolo anche in quel crescendo e nel suo basso arrembante, sono però oltremodo buone le registrazioni e la realizzazione generale ugualmente se le grafiche sono un po' “oscure” ma può essere che richiamino l'intero stato d'animo del cd.
Decisamente bruttine Old Misty Giants e Doubts, quest'ultima che vorrebbe fare il verso a Bono. Non ci siamo... In definitiva non proprio bocciati ma rimandati a settembre, per ora tasto-Eject.

...Le cose peggiori sono sempre state fatte con le migliori intenzioni...(Oscar Wilde)



Roberto Bonazzoli "Bona Head": Voce, tastiere
Diego Capelli "Brick": Chitarre, voce
Graziano Capelli: Batteria, piano

Anno: 2009
Label: Incipit records/Alkemist Fanatix
Genere: Pop/Rock

Tracklist:
01. TC
02. A Black Hole In The Room Beside
03. Nozomi (Planet B)
04. 8 bit Man
05. Agape
06. e-life
07. Doubts
08. Quiet Desperation
09. Two Cents Of An Outlier
10. Old Misty Giants

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