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Dperd
Io Sono Un Errore

Preambolo alla recensione: non é questo il mio genere preferito in assoluto, preferisco poi le darkwave band seminali, quelle storiche per intenderci, sottolineando che prediligo quelle più genuine di quelle più sperimentali, comunque i Dperd che nascono da una costola dei Fear of the storm, band degli anni 90' che ha prodotto alcuni tape-albums ed un mini cd di tutto rispetto, non mi sono dispiaciuti. Dperd è un duo formato da Valeria Buono e Carlo Disimone e il loro sound é abbastanza 'easy listening' ed intimista, loro lo definiscono come un pop crepuscolare condizionato probabilmente dal clima uggioso ennese.
I siciliani Dperd dopo il disco Regalerò il mio tempo escono ora con "Io Sono Un Errore", e non voglio entrare minimamente nel senso profondo o meno e nelle tematiche liriche del cd, ma dedicarmi al solo contenuto musicale, emblematico se vogliamo, dal sound avvicinabile al gothic-dark wave 'novantiano' malinconico, decadente e fragilmente sintetico ai limiti con il pop per la semplicità dei pezzi e delle melodie.
Al primo ascolto non tutti saranno presi, ammetto che purtroppo non c'é granché di nuovo ed originale, ma questo nuovo lavoro non pretende questo, lo vedo più come un omaggio ad un genere o ad una costola di esso, un retrovisore sul passato e sul presente.
Ciò che mi ha colpito particolarmente invece è la splendida voce di Valeria che potrebbe osare anche di più con le tonalità e con il timbro strano e molto più artistico, ed il sound della registrazione del cd, che suona quasi come un vecchio LP polveroso, Io Sono Un Errore trascorre nei sui 43 minuti con un feeling casalingo e da piccolo focolare domestico e quasi si ridesta solo nell'ultima track "Democrazia e Dittatura" che mi ha trasmesso una scossa e riportato al presente come uno schiaffo in faccia con il suo lignaggio punky proprio delle proto-dark bands seminali.

Comunque nel complesso è un buon lavoro, discreta la verve elettronica seppure minimale e rivolta ad un pubblico sofisticato, con splendide e melanconiche litanie aggrappate alla linearità del basso e alla facilità dei battiti della batteria; specifico subito che dopo la strumentale "Don't Forget The Mobile" non avrei dato nemmeno la sufficienza al cd, ma già dalla seconda traccia "Non Mi Tradirei Mai" si notano gli spiragli gotici sufficientemente supportati dalla bella voce femminea e dal piano strappa lacrime, l'uso dell'italiano non dispiace ma é nella successiva "Ho Paura Sai" che il cd sboccia, Valeria Buono canta le sue visioni personali intinte in un incedere accattivante e musicalmente interessante, con un pathos di tutto rispetto intriso di quel fascinoso e velato mood 'ottantiano' vicino al pop italico come stile ma del tutto wave oriented. Il cd prosegue dove i vocalizzi di Valeria, con Carlo che é capace ad improvvisarsi cantante nelle tracce come la cupa "Inverno" oppure in "Democrazia e Dittatura".

Meravigliose e classiche le trame descritte dal gruppo, ricche di atmosfera e fascino sublime sono le intriganti ed quasi paesaggistiche "Travel Song" e "Cold Song", con gli intensi melodici arabeschi fatti di meditazione e intimi ricordi...
E poi in tracce come "Ogni Volta", "Kinshasa" e "In Giorni Lontani" risaltano più chiaramente strutture musicali più complesse, meno dirette al cuore forse e più cerebrali, seppure cantate magistralmente da Valeria con il sound Dperd che anche in questo frangente dimostra un certo amore per una realtà musicale del passato ma di livello fuori dalla mediocrità, l'album alla fine lascia un segno, e potrà colpire l'animo degli adepti del genere e di ogni ascoltatore che abbia la voglia di un determinato stile musicale.

La My Kingdom Music si sta lanciando anche su produzioni di stampo dark sintetico un poco come fa la Eibon di Milano e la musica proposta dai due ex Fear Of The Storm, Carlo Desimone (tastiere, basso, percussioni e chitarra) e Valeria Buono (voce e tastiere) va a finire in quel corollario abbastanza farcito di gruppi dediti a questo tipo di sonorità retrò seppure meno sofisticate e prive di elaborazioni elettroniche overground.
Anche stavolta i suoni oscuri dal dark, del gothic, e della pop dark wave (Cure?) ritornano alla ribalta, i Dperd hanno in loro un senso della melodia tipicamente italiano (80's) che piace, specie alla mia gene'reazione (x generation, si perché è proprio di questo spirito che è intrisa la filosofia del duetto) ben supportata dalla voce di Valeria. I testi in italiano sono chiari e suadenti, se ascoltate la bellissima "In Giorni Lontani" capirete di che spirito parlo.
Certo un uso maggiore dell'inglese mi sarebbe piaciuto ma lascio questa strada per il futuro del gruppo, anche più sprazzi di rabbia tipicamente punk come i primi CCCP non avrebbe che aumentato il livello di interesse e malinconia.
Bella anche la track "Ogni Volta" ancora influenzata da un buon livello di Siouxsie and the Banshees, ma nel complesso il lavoro della coppia si dimostra una interessante realtà della scena dark italica.

Melodie catchy e parti liquide sintetiche sono le costanti del cd, il sound passa dalla linea nuda e cruda a romantiche melodie nostalgiche e piccoli esperimenti sonori di Dark Wave, se vogliamo dare un riferimento in tracce quali "Cold Song" la vena può essere accostata ai Cure, Cranes, The Mortal Coil, Lycia, ma con molta meno verve moderna. Ok, il cd merita un ascolto attentissimo.

70/100


Carlo Disimone: Tastiere, basso, percussioni, chitarra
Valeria Buono: Voce, tastiere

Anno: 2010
Label: My Kingdom Music
Genere: Darkwave

Tracklist:
01. Don't Forget The Mobile
02. Non Mi Tradirei Mai
03. Ho Paura, Sai
04. Inverno
05. Travel Song
06. In Giorni Lontani
07. Ogni Volta
08. Cold Song
09. Kinshasa
10. Democrazia E Dittatura (Bonus Track)

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