The Bears
Eureka!

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Finalmente il nuovo lavoro in studio dei The Bears di Adrian Belew intitolato, con un divertito richiamo ad Archimede, Eureka! vede la luce in questo 2007. La musica dei The Bears potrebbe essere descritta rapidamente come una commistione di innumerevoli generi all'interno della quale ha una marcata prevalenza la sensibilità pop quella, per intenderci, che ha imperversato ostinatamente in tutti i canali radiofonici dei tardi anni sessanta.
Questo accadeva quando i Beatles, Bob Dylan e Jimi Hendrix coesistevano allegramente e pacificamente all'interno di quel vivace contenitore appellato talvolta sbrigativamente rock ed il cielo costituiva l'unico limite possibile.
La missione complessiva dei The Bears è sempre stata costituita dalla scelta di combinare con successo uno sferzante e a tratti focoso songwriting con tagli strumentali entrambi sviluppati con disarmante semplicità.
Per quanti lo ignorassero, The Bears nascono nel lontano 1985 quando il bassista Bob Nyswonger, il batterista e polistrumentista Chris Arduser e il chitarrista Rob Fetters (autori tra l'altro di ottime performances soliste quali il notevole Deposition) membri della band di Cincinnati: The Raisins, uniscono le rispettive forze ed ingegni musicali.
Per l'occasione chiamano a collaborare il celebre chitarrista, produttore nonchè front-man dei King Crimson, Adrian Belew, per dare vita ad un energico progetto musicale pop capace di esplorare nello stesso tempo le nuove soluzioni offerte dalla moderna musica rock.
Ricorrendo ad una gamma sonora amplissima che oscilla tra la verve delle corde del miglior Pete Townsend e l'esoticità propria delle tonalità del Middle East e abbinando ad essa una classe unica nella scelta delle armonie vocali, la band sviluppa nell'album la medesima intensità mostrata dal vivo e che l'ha resa celebre.
Eureka! è infatti una nuova collezione di undici brani elettrificati dove la mano di Adrian Belew nella produzione si vede tutta, soprattutto nell'abilità di mantenere integra la veracità del suono degli artisti e la qualità del loro spettro creativo.
Ne deriva un ottimo album in grado di risultare nel medesimo tempo innovativo e fruibile, notevole per l'interlay dei musicisti e perchè dimostra una volta di più che Adrian Belew e i suoi compagni hanno ancora molto da dare alla musica.
L'aspetto più sorprendente del lavoro è dato dalla sensazione di una sorta di urgenza nella narrazione musicale alla quale contribuiscono omogeneamente tutti e quattro i componenti; quasi una lezione di musica vissuta sulla pelle che viene sviluppata muovendo dalle semplici esperienze della quotidianità.
In un'era nella quale ciascuna emo band cerca di farsi strada spesso rincorrendo soluzioni poco innovative, Chris Arduser, Adrian Belew, Rob Fetters e Bob Nyswonger riescono a costruire un modello contaminato in grado di spingerli molto più avanti. L'unico limite in questo approccio è costituito dal fatto che Eureka! non è riuscito ad ottenere la necessaria attenzione che avrebbe meritato su scala ben più ampia.
Tutti i quattro musicisti partecipano alla composizione dei brani dell'album, la più parte dei quali segue robustamente la tradizione dei Beatles: tutti i pezzi oscillano tra i tre ed i quattro minuti di durata al più e sono alternati dal cimento di ben tre vocalists differenti: Belew, Fetters e Arduser i quali apportano un tratto distintivo alle tracce.
Eureka! probabilmente è il lavoro migliore dei The Bears, caratterizzato decisamente da alcuni dei caratteri più classici impressi da Fetters alla musicalità, analizzata sotto la superficie della vita di tutti i giorni ed in grado di rivelare scorci come quelli di Christmas Feels Like Halloween. Riserva inoltre una delle ballads più belle scritte da Arduser: Troubled Beauty, ma anche il fascino disturbato dell'influenza Cremisi di Belew nelle esplorazioni sonore e astrazioni liriche di una perla come Doodle.
Ma l'arma segreta dell'album è probabilmente Bob Nyswonger che non si limita soltanto ad imprimere una energia rock grazie al suo basso spigoloso, ma cerca (e trova) un periglioso equilibrio tra il versante melodico di un Paul McCartney e l'abilità di John Entwistle.
Tutto in Eureka! è sintetizzato nei due pezzi scritti da Nyswonger medesimo: Veneer e We Never Close che forniscono al disco fresca energia ed esuberanza, virtù che lo privano dell'ego e vi inseriscono l'unico valore che davvero conta: dare risalto alla debordante creatività delle composizioni.

80/100


Adrian Belew: Guitar, Vocals
Bob Nyswonger: Bass
Chris Arduser: Drums, Vocals, Tenor Guitar, Mandolin
Rob Fetters: Guitar, Vocals, Keyboards

Anno: 2007
Label: The Bears
Genere: Rock

Tracklist:
01. Zelda Fitzgerald
02. Veneer
03. On
04. Troubled Beauty
05. Normal
06. We Never Close
07. Think
08. Keep Your Own Counsel
09. Idiot in the Sky
10. Doodle
11. Comin' Round the Mountain

Sul web:
The Bears

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