PInk Floyd: la EMI mette in vendita il catalogo della storica band inglese

Stampa

 

Il portale Music Week ha reso noto una circolare che il presidente della EMI Roger Faxon ha girato a tutti i suoi dipendenti in merito all'offerta della Universal Music per acquisire il catalogo della storica etichetta inglese. Il pacchetto di disinvestimenti, spiega la nota, si riferisce al solo territorio dell'Area Ecomica Europea e include i cataloghi Parlophone, Mute, Ensign e Chrysalis oltre a quelli di EMI Classics e Virgin Classics e alla quota EMI nelle celebri e fortunate compilation della collana "Now": ne restano esclusi i Beatles (compresi i lavori solisti) e Robin Williams, ma non i Pink Floyd.

David Gilmour, nei mesi scorsi aveva già dato segni di insofferenza ufficiali nei confronti della EMI riguardo al catalogo dei Pink Floyd, ma adesso la situazione sembra complicarsi ulteriormente. Se le cose non dovessero cambiare in breve tempo, la storica band psichedelica attiva dalla fine degli anni '60 vedrà tutti i suoi album ufficiali senza un distributore ufficiale, e mettere in difficoltà i fans che non avrebbero più modo di acquistare i loro dischi, anche se probabilmente solo per un breve lasso di tempo.

 

Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei “social plugin”. Se vuoi saperne di più sull’utilizzo dei cookie nel sito e leggere come disabilitarne l’uso, leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie .

Accetto i cookie da questo sito.