Dugong: il 9 novembre esce il disco d'esordio "Miscommunication"

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Sabato 9 novembre sarà disponibile nei negozi tradizionali, su iTunes e nei migliori digital store “Miscommunication” (ZonediMusica) il nuovo disco del gruppo jazz Dugong.

L’emergente formazione dell’underground jazz milanese - formata da Nicolò Ricci (sax tenore), Michele Caiati (chitarra elettrica), Andrea Di Biase (contrabbasso) e Riccardo Chiaberta (batteria) – presenterà il suo nuovo disco a Londra (ieri sera -The Shaftesbury Tavern), Milano (9 novembre – Spazio Tadini) e Bergamo (13 novembre – Druso Circus).

“Miscommunication” è il disco d’esordio dei DUGONG, giovane quartetto jazz dell’underground milanese. Nelle undici tracce del disco si respira l’atmosfera dei migliori lavori del jazz contemporaneo come “Out Loud” di John Scofield ft. Medeski, Martin & Wood, “Deep Song” di Kurt Rosenwinkel e “Invisible Cinema” di Aaron Parks. I brani presentano elementi e sonorità jazz, rock (attinti a partire dal grunge dei Nirvana) e musica contemporanea. A parte “After The Rain”, ballad di John Coltrane, tutti gli altri brani sono stati scritti dal chitarrista Michele Caiati e dal sassofonista Niccolò Ricci.

DUGONG è un progetto recente nato nel 2010 da un'idea di Michele Caiati e Nicolò Ricci. I due – rispettivamente alla chitarra e al sax tenore – si uniscono ad Andrea Di Biase, al contrabbasso, e a Riccardo Chiaberta, alla batteria, per formare un gruppo di giovani musicisti che dà vita a una sorta di collettivo creativo capace di intraprendere molteplici direzioni, partendo da materiale originale e spaziando nello sterminato campo dell'improvvisazione. Ognuno dei componenti vanta singolarmente collaborazioni con artisti del calibro di Giovanni Falzone, Tino Tracanna, Achille Succi e Antonio Zambrini. Il quartetto propone un repertorio di brani originali caratterizzati da diverse influenze; in particolare prende ispirazione dai musicisti della scena newyorchese attuale e presenta caratteristiche proprie di mondi musicali molto lontani tra loro, dall'alternative rock inglese alla musica classica di fine '800.

Fonte: Ufficio Stampa GPC




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