Livia Ferri: cantautrice romana al suo esordio col singolo "Hopefully"

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Il tessuto della vita quotidiana, scomposto in istantanee che parlano la lingua del folk, del rock e del pop,

in un album d'esordio che rappresenta il punto d'arrivo di un percorso durato tre anni per la cantautrice romana.

TAKING CARE (BlackBackCalico Records/M.i.l.k.)  "Di molto errare e di una vita di dubbi, di coperte di Linus sempre troppo corte, di reazioni esagerate, di rime baciate evitate con sudore, di partenze, di brutte notizie, di spalle voltate e brevi bellissimi momenti" racconta Taking Care, il debut album di Livia Ferri.
"Bisogna prendersi cura di sé, e allo stesso tempo avere cura degli altri senza perdersi lungo la strada."
Così la cantautrice romana esplora in 11 brani le sue impressioni sui rapporti tra le persone: amicizie che si trasformano in giochi di potere, la gioia inaspettata dei legami profondi, il mistero di chi riappare solo in sogno, l'inizio e la fine di una relazione, la propria immagine allo specchio. Il filo che collega tutte queste istantanee è la vita vissuta giorno per giorno, rispecchiata dalla scelta di registrare l'intero album in ambienti casalinghi, rumorosi, inadatti e, soprattutto, intimi.

BBC  Records  e  M.i.l.k.  ricostruiscono  il  concetto  di  etichetta  discografica  come  contenitore  di  tutti  gli  aspetti  della  vita  di un'artista: dalla scrittura dei brani, alla produzione dell'album, alla promozione degli eventi dal vivo. Taking Care è il primo risultato nato sotto il segno di questa filosofia artistica, che presto coinvolgerà nuovi giovani talenti.

Hopefully  è un pezzo che nasce con l'inizio di un rapporto. Mi capitava di sentirmi come una spettatrice della mia vita in quel
periodo, e usai quella nuova relazione per ancorarmi alla realtà, per orientarmi finalmente verso quello che volevo essere. Il titolo
esprime la speranza di riuscire a trovare un equilibrio, un equilibrio nuovo, stabile e che mi permettesse di vivere al meglio quella
relazione. Nell'arrangiamento la protagonista è la chitarra acustica: la prima cosa che ho scritto è stato il riff, che mi venne fuori,
credo, dal continuo ascolto di Ani Di Franco. Quindi abbiamo optato per degli incastri ritmici con basso e batteria, cercando di
mantenere  un'atmosfera  sognante  con  l'aiuto  delle  parti  di  chitarra  elettrica.  Spero  di  essere  riuscita  ad  esprimere  tutta  la
tensione, la gioia e i sentimenti contrastanti che accompagnano la nascita di un rapporto, che sentivo sarebbe stato importante
per me, anche se non sapevo ancora in che modo.

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