Ancient Veil

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Abbiamo incontrato Edmondo Romano ed Alessandro Serri membri fondatori degli Ancient Veil. E’ dell’anno scorso l’uscita di “I am changing” dopo oltre 20 anni dal precedente lavoro e, di questi giorni invece, la pubblicazione di “New-The ancient veil remastered”. Eccovi il resoconto di questa chiacchierata.


Ancient Veil

Alessandro Serri: Voce, chitarre elettriche, acustiche, classiche e 12 corde, basso, flauto
Edmondo Romano: sax soprano e tenore, clarinetti, low whistle, flauto dolce sopranino soprano & contralto, bansuri, mohozeno
Fabio Serri: piano, moog, organo hammond, synth


A&B: Ciao e benvenuti su Artists&bands. Partiamo dalla…fine…Come è nata l’idea di “New-The ancient veil remastered“ e quali le differenze fondamentali rispetto all’album originale?
Alessandro: Dopo l'uscita di "I am changing" siamo stati contattati da un distributore tedesco, Jens Deneke, che ci ha chiesto se eravamo interessati a fare una ristampa del nostro disco omonimo del 1995 edito dalla Mellow Records. A noi avrebbe fatto piacere ristamparlo, erano anni che desideravamo questa cosa, ed è avvenuta. Questo si è potuto concretizzare anche grazie alla preziosa disponibilità di Mauro Moroni della Mellow Records, alla consolidata collaborazione con Loris Furlan della Lizard Records, alla cura nella distribuzione digitale di Beppe Greppi della Felmay e dal tempo messo a disposizione dalla produzione Eden.Abbiamo però deciso di modificare in maniera sostanziale l'intero lavoro sotto tutti i punti di vista.Ad esempio abbiamo deciso di eliminare quattro brani che secondo noi erano poco coerenti con il resto del disco. In quasi tutte le tracce abbiamo fatto delle aggiunte audio, registrando strumenti nuovi come chitarre acustiche, elettriche, basso, flauti, clarinetti, sax e tastiere… Oltre a questo Edmondo ha eseguito un nuovo mix ed un mastering migliorativo che ha dato miglior suono e maggior volume al tutto. Edmondo inoltre ha pensato a delle nuove grafiche, basandosi come per "I am changing" ad alcuni  quadri di sua madre, Francesca Ghizzardi, che tra l'altro è stata autrice di alcuni testi di "Rings of earthly light". Abbiamo poi ripescato i quattro brani eliminati e li abbiamo messi in un medley, ”ricomposto” grazie all’utilizzo di suoni naturali e di rumori di varia natura, creando una piccolo suite “collage”.Dettaglio per noi molto importante, in questo medley sono riproposte quasi per intero due composizioni storiche dei primissimi Eris Pluvia, due improvvisazioni registrate su Ampex che risalgono ai primi anni ottanta: “Eris pluvia” una presa diretta per due flauti (Alessandro Serri flauto traverso, Edmondo Romano flauto dolce contralto) e pioggia vera, registrata nel portone della prima sala prove del gruppo. Questa improvvisazione è all’origine di tutto il nostro percorso musicale e ha dato i natali al nome ideato da Edmondo del nostro primo gruppo nel 1985, "Eris pluvia" appunto.L'altro brano si intitola “Sarai pioggia” per voce e pianoforte, naturale conseguenza musicale di "Eris pluvia" (e sua traduzione dal latino), incisa qualche mese dopo dalla prima cantante del gruppo, Cinzia Nucera. Cinzia purtroppo non c'è più, è mancata nel 1993 a soli 26 anni ed inserire un brano cantato da lei in questo disco per noi significa renderle un doveroso omaggio. Con questo lavoro, quasi di restauro, abbiamo rivitalizzato un disco che a nostro parere meritava, e ne siamo veramente soddisfatti.

A&B: E’ un periodo piuttosto positivo per voi. Lo scorso anno l’album nuovo, “I am changing”, che vi ha rilanciato dopo 20 e più anni di pausa. Volete parlarci della genesi dell’album ed il perché di una “pausa di riflessione” così lunga? Nel frattempo a cosa vi siete dedicati?
Alessandro: In effetti siamo molto contenti di esserci ritrovati per proseguire il nostro discorso. "I am changing" ha ricevuto dagli addetti al lavoro e giornalisti molte critiche positive, sia in Italia che all'estero.Per parecchi anni ognuno di noi ha preso una strada diversa fino al momento in cui abbiamo deciso di riunirci. Io non ho mai smesso di comporre, e dal 1995 ho cominciato a studiare come cantante lirico (basso-baritono). Ho fatto molti concerti come solista ed ho partecipato a diverse opere sia come corista che come solista. Ma la mia vera passione è sempre il prog, in questi ultimi anni ho collaborato con diversi musicisti e gruppi, tra cui i "Narrow Pass" ed il gruppo americano "All light orchestra".Dal 1997 io e Edmondo (a parte qualche registrazione e vari tributi dedicati alla musica progressive) abbiamo interrotto la nostra collaborazione, pur rimanendo sempre in contatto. Io in questi anni di apparente silenzio, come ho scritto prima, mi sono dedicato molto alla composizione e, decidendo di fare una selezione di brani per un nuovo CD ho contattato Edmondo che decise, trovandosi davanti a molto materiale già in parte completo, di rivestire in questo CD principalmente il ruolo di produttore e tecnico del suono oltre che quello di musicista. Quindi assieme abbiamo selezionato i brani ed abbiamo deciso cosa inserire e cosa scartare. Successivamente cominciando a lavorare ai brani selezionati, ne ho parlato a mio fratello Fabio che in quel momento stava lavorando come direttore di un musical a Roma, il quale mi propose la collaborazione con un batterista che suonava nell'orchestra del musical, Stefano Marazzi. Sono iniziate così le registrazioni degli ospiti di questo disco, registrazioni che si svolgeranno tutte nei personali Home Studio. Le parti orchestrali composte con i campionatori vanno sostituite con strumenti veri, quindi contatto il violoncellista degli "Gnu Quartet", Stefano Cabrera (che aveva già suonato in "The ancient veil"), Edmondo propone Roberto Piga per viola e violino, ai fiati si aggiungono Marco Gnecco all’oboe ed Elisabetta Comotto al flauto traverso, che con Edmondo ai clarinetti completano la sezione dei legni. Il tocco finale è dato da Massimo De Stefano con il pianoforte a coda. Altre collaborazioni importanti sono quelle di John Bickham leader degli "All light orchestra” con i suoi interventi come backing vocal e percussioni in tre brani, Mauro Montobbio leader dei "Narrow Pass" con la chitarra classica in due brani, Sirio Restani con la english concertina in un brano, Daviano Rotella come batterista in due brani e Martino Murtas (già batterista degli Eris Pluvia nel ‘91) come percussionista in un brano. A completare lo spettro sonoro le due importanti voci femminili del disco: Anna Marra e Valeria Caucino. Con Anna, io e Edmondo abbiamo collaborato nell’ultimo lavoro dei Narrow pass “A new day”, Valeria Caucino ha collaborato con noi sin dal primo lavoro “Rings of earthly light”. Tutta l’ultima parte del lavoro viene quasi interamente eseguita da Edmondo: editing, mixaggi e mastering come la parte grafica, sia quella creativa sia esecutiva. Per le immagini si avvale di due quadri di sua madre la pittrice Francesca Ghizzardi. Ultimo importante tassello di questo lavoro è stato l’incontro con il produttore Loris Furlan della Lizard Records, persona che stima realmente il lavoro degli Ancient veil, riconoscendone una forte personalità. Da qui è nata una importante e forte sinergia per la realizzazione fisica e la promozione del CD. La distribuzione digitale è stata affidata alla casa discografica Felmay di Beppe Greppi con cui Edmondo collabora da anni, una delle etichette italiane più importanti e longeve del territorio.
Edmondo: Ho studiato e ricercato nella musica sperimentale, folk, etnica, world, minimalista, colonna sonora… perfezionando l’uso degli strumenti nelle diverse culture ed espressioni. Ho suonato e composto numerose colonne sonore cinematografiche (in collaborazione con Pivio e Aldo De Scalzi), musicato reading poetici per Adonis, Fernanda Pivano, Mario Macario, Maurizio Maggiani, Don Andrea Gallo, Ugo Volli, Dario Vergassola… composto musiche per teatro (Teatro Nudo, Laura Curino, Lina Sastri, Teatro Cargo, Teatro della Tosse, Teatro Archivolto…) e televisione, esibendosi con numerosi musicisti in Italia e in Europa tra i quali Vittorio De Scalzi, Mauro Pagani, Picchio dal Pozzo, Mario Arcari, Ares Tavolazzi, Antonio Marangolo, Ingrid Chavez, Yo Yo Mundi, Armando Corsi, Tony Esposito, Marco Beasley, Marco Fadda, Elias Nardi, Max Manfredi, Arup Kanti Das, Filippo Gambetta, Maurizio Martinotti, Franco Lucà, Roberta Alloisio, Federico Sirianni, Gnu Quartet, Rebis, Luca Falomi, Birkin Tree, Gianfranco De Franco, Edward Neill… Ho preso parte a più di 100 incisioni discografiche con alcune delle più importanti etichette etno-folk, progressive, world d’Italia (Le Vijà, Orchestra TradAlp, Picchio dal Pozzo, Charta De Mar, Comunn Mor, Fabio Zuffanti, Hostsonaten…) e progetti personali che hanno ottimi riconoscimenti internazionali: Avarta, Orchestra Bailam… Sono dal 2006 curatore artistico e compositore della Compagnia Teatro Nudo con la quale svolgo un’intensa attività teatrale, anche come regista dal 2006. Insomma, mi sono dato da fare.

A&B: Nel maggio 2017, se non sbaglio, il gruppo si è esibito per la prima volta dal vivo a Genova….
Alessandro: Esattamente, abbiamo fatto due date alla Claque, locale dove si sono esibite parecchie prog band, il 12 maggio con la band al completo e l'11 novembre in trio acustico, io, Edmondo e Fabio.Edmondo: Ho organizzato queste due date appositamente per registrare un CD live, perché credo sia importante giunti a questo punto della nostra “matura carriera” fermare ciò che è stata per noi la passione dei nostri anni ’90, quello che oggi viene chiamato New Progressive. Per le registrazioni mi sono avvalso della disponibilità dell’amico Aldo De Scalzi con il quale suono nei Picchio dal Pozzo che mi ha messo a disposizione tutta la strumentazione adatta ad una registrazione professionale.

A&B: ….e nella tarda primavera avete annunciato il cd live di quelle serate…Volete dirci qualcosa in anteprima…

Alessandro: Vorrei prima di tutto parlare della band: oltre a me chitarre e voce, Edmondo flauti, clarinetti e sassofoni e mio fratello Fabio alle tastiere, abbiamo Massimo Palermo al basso e Marco Fuliano alla batteria e chitarra acustica. Nella serata "Rock" abbiamo avuto come ospite Valeria Caucino (voce originale sia in "Rings of earthly light" che in "I am changing" ) e dato che abbiamo condiviso la serata con gli amici "Finisterre", abbiamo avuto il piacere di suonare "In the rising mist" con Fabio Zuffanti e Stefano Marelli alle chitarre acustiche. Nella serata "Unplugged" totalmente acustica, abbiamo avuto ospite Marco Gnecco (oboista nel CD "I am changing"). Queste due serate sono state interamente registrate ed abbiamo fatto una selezione dei brani. Il mix è stato curato da Simone Carbone e Edmondo. Nel live vengono riproposti i nostri tre album "The ancient veil", "Rings of earthly light" e "I am changing" esattamente in quest'ordine, anche se non cronologico, perché ci piaceva fare questo ragionamento: siamo gli "Ancient veil" del disco del 1995, siamo stati gli "Eris pluvia" dal 1985 al 1991 ed infine siamo i musicisti che oggi così suonano nel 2018.
Edmondo: Per me il Live è un tributo giusto per tutto ciò che io e Alessandro abbiamo creato in questi 33 anni di attività. Quando abbiamo iniziato si suonava quello che ci piaceva, non avevamo dato etichette alla nostra musica, era semplicemente musica. Gli accostamenti ai generi sono arrivati dopo, dal mondo esterno, eravamo semplicemente giovani ed entusiasti del nostro lavoro, siamo divenuti consapevoli delle affinità musicali presenti nei nostri suoni mentre si lavorava alla preparazione di “Rings of eartlhy light”, disco quasi interamente composto da noi due ed elaborato nei testi, tematiche, immagini… tutto a casa mia, così io e Alessandro lavoravamo in quel periodo. Il Live dedicherà una buona porzione a quel disco, e posso assicurare a chi lo ha amato che dal vivo è ancora molto molto forte ed incisivo.

A&B: Serri/Romano…un rapporto di amicizia e “musicale” che dura ormai da oltre 30 anni….
Alessandro: Edmondo ed io ci siamo conosciuti al liceo artistico nel 1983, lui studiava clarinetto ed io suonavo la chitarra. Musicalmente eravamo molto simili e ci siamo trovati subito molto bene, così abbiamo deciso di formare un gruppo.  Utilizzando gli strumenti musicali più svariati, abbiamo cominciato a sperimentare ed è lì che è nato il nostro suono prettamente acustico, che ci accompagna ancora oggi.  Diventiamo gli "Eris pluvia" grazie all'improvvisazione dei due flauti con la pioggia di cui si parlava prima. Allora eravamo una formazione di sette musicisti, cambiata numerose volte negli anni. Per due anni (1986 circa) abbiamo sospeso l'attività per dedicarci ad altri progetti, ma nel 1988 ci siamo riuniti ed abbiamo definito la formazione con la quale abbiamo realizzato prima di tutto un demo tape in 100 copie e in seguito il primo CD “Rings of earthly light”.
Edmondo: Ci siamo conosciuti al liceo come è successo a molti artisti di band storiche… la spinta che hai a quell’età è qualcosa di magico, talmente potente se guidato dal puro piacere di creare arte. Nel tempo si modifica e si trasforma in qualcosa di più consapevole e meno istintivo, non meno bello, ma differente.

A&B: Non possiamo esimerci da fare un balzo nel tempo e tornare ai primi anni ‘90 quando con gli Eris Pluvia avete pubblicato quella piccola/grande gemma che risponde al nome di “Rings of earthly light”…Volete parlarci di quel periodo…
Alessandro: E' stato un periodo molto emozionante. Avevamo un grandissimo entusiasmo, e suonare assieme era molto divertente. Abbiamo conosciuto persone splendide che ci hanno incoraggiato molto, una su tutte Maurizio Carità che diventò il nostro produttore. L'esperienza della registrazione è stata altrettanto positiva. Il viaggio in Francia per andare alla Musea. L'emozione di ricevere il CD. Insomma un sacco di bellissimi ricordi.

A&B: Poi sia tu ,Alessandro, che Edmondo abbandonaste il gruppo e di lì a qualche tempo fondaste The ancient veil…
Alessandro: Poco dopo l'uscita del CD io lasciai il gruppo per problemi personali e cominciai a dedicarmi a nuove composizioni.  La band proseguì con Edmondo, ma anche lui da lì a poco decise nuovamente di unirsi a me per continuare quanto era stato interrotto. Pronti a ripartire con un nuovo CD come Eris pluvia, siamo stati bloccati dai vecchi compagni che decisero nostro malgrado di tenersi il nome. Solite storie anche queste. Nonostante questo ostacolo decidemmo di creare un nuovo progetto ed insieme a mio fratello Fabio abbiamo dato vita a Ancient veil, così nel 1995  pubblicammo per la Mellow Records il CD omonimo. Dopo aver preso parte a diverse compilation - tributo sempre per la Mellow Records, dal 1997 fino al 2011 non abbiamo più fatto niente insieme.

A&B: E’ cambiato qualcosa nel vostro approccio compositivo in questi anni?
Alessandro: Direi che il mio approccio compositivo è sempre lo stesso, mi baso molto sulla spontaneità dell'idea che se mi piace veramente, comincio a svilupparla fino a farla diventare un brano vero e proprio.
Edmondo: Il mio linguaggio musicale è sempre stato legato alla musica contemporanea, minimalista, ambient, world. Negli anni questa linea si è sempre più rafforzata. Oggi non compongo più nulla di strettamente progressive così come ufficialmente conosciuto in occidente, ma sviluppo di più le sue origini e radici, per esempio i ritmi della musica mediorientale sono assolutamente legati a questo genere (non dimentichiamoci che quasi tutti gli strumenti da noi occidentali oggi suonati derivano dal mondo orientale e mediorientale, quelle terre non hanno inventato solo il nostro alfabeto e i numeri che utilizziamo) e tutti noi ne abbiamo tratto ispirazione se non addirittura copiato le ritmiche e le melodie.

A&B: Avete qualche nuova composizione pronta  per un nuovo lavoro di inediti o siete focalizzati sulla promozione/diffusione del remastered e del live?
Alessandro: Certamente, abbiamo molto materiale inedito da selezionare e una volta finita la promozione del live, cominceremo a capire cosa fare.
Edmondo: Come Ancient veil tutte le nostre energie prossimamente saranno concentrate sulla promozione del CD Live e sulla promozione dei concerti… contattateci!

A&B: Potremmo mai vedere magari in qualche serata particolare o in qualche festival la sigla “The ancient pluvia” ☺ (o qualcosa di simile) o magari, un album in studio?
Alessandro: Nonostante quello che ci hanno fatto per quel che riguarda il nome, dopo anni di sofferenza creata anche dal dispiacere di aver rotto delle amicizie, personalmente ho sempre cercato il contatto con gli ex compagni, e devo dire che sono contento di essermi riappacificato con Paolo Raciti un paio di anni prima della sua scomparsa. Attualmente sono in buoni rapporti anche con gli altri ex, e ci siamo scambiati i CD "in segno di pace" ☺ Per quel che riguarda festival o registrazioni, non ho nessun problema.
Edmondo: Vivo nel totale rispetto del prossimo e immerso in concetto di lealtà, non sono quindi interessato a portare avanti rapporti con chi applica la furbizia sopra i rapporti umani. Quindi lascio alle spalle quelli che non hanno saputo apprezzare ciò che gli è stato offerto. Assolutamente senza rancori.

A&B: In breve: i musicisti o l’album che vi ha “cambiato” la vita…
Alessandro: I Genesis, con "The lamb lies down on broadway" e "Selling England by the pound" e Pat Metheny con "Still life talking" e "First circle".
Edmondo: Ascolto ed ho sempre ascoltato ogni forma musicale, tutto mi affascina ed incuriosisce, quindi una classifica di questo genere mi viene davvero difficile. Se devo concentrare in pochi dischi le emozioni che mi hanno cambiato la vita potrei dire: le Danze sinfoniche di Rachmaninov; To the Evening Child di Stephan Micus; Ecotopia degli Oregon; Koyaanisqatsi di Phillip Glass; Music for airports di Eno; Bach eseguito da Glenn Gould; Thick as a brick dei Jethro Tull; The sound of India di Ravi Shankar; Songs of love and hate di Leonard Cohen; Ummagumma dei Pink Floyd; Ballads di John Coltrane; Illinois di Sufjan Stevens; The lamb lies down on Broadway dei Genesis; Lizard dei King Crimson; La Sinfonia n°4 di Brahms…

A&B: Grazie per la vostra disponibilità e a presto…live o studio che sia.

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