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Gli IFAD sono cinque ragazzi, amici d'infanzia, che, avendo in comune l'amore per il metal di stampo più moderno, hanno deciso di mettere su una band e di creare qualcosa di speciale. Il loro album di esordio, Malazioni, è un bel disco di crossover con la particolarità di essere cantato interamente in italiano, cosa abbastanza rara nel nostro panorama. E allora andiamo a conoscerli meglio grazie a questa breve, ma esauriente, intervista. 

IFAD
Giuseppe Pirrazzo
: Basso/Voce 1
Giuseppe Tagliente: Chitarra/Voce
Vincenzo Costantino: Chitarra
Alex Phil: Percussioni e Voce 3
Adriano Bozza: Batteria

- A&B - Ciao ragazzi, presentatevi brevemente ai nostri lettori.
- IFAD - Gli IFAD sono una band di 5 ragazzi, tutti nati nel 1987, amici sin da bambini, nati e cresciuti a Ginosa [provincia di Taranto - n.d.R.]. Accomunati dalla passione per il rock danno vita ad un gruppo musicale crossover. La band crea brani in lingua italiana, sovrapponendo nel proprio sound un basso portante, potenti ritmiche di batteria e percussioni, ai suoni graffianti e psichedelici delle chitarre. La voce potente del bassista è accompagnata da seconde voci melodiche e aspre. IFAD deriva da “In Fondo A Destra”, un nome nato agli inizi per gioco che poi, col passare del tempo, si è trasformato in IFAD.

- A&B - Recentemente è uscito per ‘La Rivolta Records’ il vostro album  “Malazioni”. Quali argomenti trattano i testi e cosa sono le ‘malazioni’ del titolo? Ci sono passaggi autobiografici?
- IFAD - L’album tratta del mondo contemporaneo, dei suoi difetti, dei suoi attori, dei padroni che manovrano dall'alto. Spesso nei testi compare la figura di una vittima della società, che sia un oppresso, che sia un ribelle, che sia un emarginato, questa figura intraprende un viaggio introspettivo per cercare di distinguere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato, l’illusione dalla realtà, sé stesso dagli altri e per affrontare le proprie fobie. Le “MALAZIONI” sono la conseguenza che perseguita i personaggi, sono le vie di fuga per evadere da questo stato di caos, di confusione, di perdita d’identità. Sono delle azioni, appunto, considerate “male”, sbagliate, cattive, da un sistema fondato, però, sulla contraddizione, sull'ipocrisia e sull'abuso di potere.

- A&B - Di cosa parla il  brano che si intitola “12-36”?
- IFAD - Simboleggia un nuovo inizio, una nuova nascita dettata da un drastico stravolgimento della normalità.

- A&B - La copertina del disco è molto particolare (rappresenta due lepri che si abbracciano amorevolmente, ma che allo stesso tempo si accoltellano), ci spiegate il significato preciso e come è stata realizzata?
- IFAD - La copertina rappresenta due lepri in atteggiamento amoroso, intente però ad accoltellare il proprio partner perché quello che appare non è sempre verità. L’idea è rafforzata dalle dita incrociate, che formano i corpi delle lepri, che in un gesto universalmente riconosciuto, stanno ad intendere la rottura di una promessa. E’ stata disegnata a mano su lavagna grafica.

- A&B - È interessante la vostra proposta di cantare in italiano, è stato sempre così?
- IFAD - Sì, abbiamo sempre preferito cantare in italiano, fin dai primi brani.

-A&B - Quali sono le vostre band di riferimento?
- IFAD - Le nostre band di riferimento variano dai Tool ai Deftones, Rage Against The Machine, Soulfly, Alice in Chains, Kyuss, Soundgarden, Red Hot Chili Peppers, Meshuggah, Pantera, Metallica, Down, Filter ed altri.

- A&B - Se dal vivo doveste scegliere di suonare una cover di un artista italiano, quale sarebbe?
- IFAD - Probabilmente una cover di Battisti o di Battiato.

- A&B - Siete stati selezionati per suonare al Rock Metal Fest di Pulsano (Ta), concerto che si terrà il prossimo 17 agosto. Come siete venuti a conoscenza dell’evento e del relativo bando di partecipazione?
- IFAD - Siamo venuti a conoscenza dell’evento tramite il web.

- A&B - Dividerete il palco con gli Adamas, i C.O.B.R.A., gli Athena, i Fall Has Come ed i Subliminal Fear, conoscete già qualcuna di queste altre band?
- IFAD - Ci è già capitato di ascoltare solamente i C.O.B.R.A..

- A&B - Cosa si deve aspettare chi verrà a vedervi dal vivo?
- IFAD - Un sound esplosivo, tanta grinta sul palco e tanto pogo giù.

- A&B - Allora ci vediamo al Rock Metal Fest. Grazie per la vostra chiarezza e disponibilità.

 

 


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