Mark Urselli
Past The Mark

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Il progetto Past The Mark è il frutto della collaborazione tra Vince Pastano, compositore, chitarrista, produttore ed arrangiatore di stanza in Italia e Marc Urselli, ingegnere del suono, produttore e compositore, vincitore di tre Grammy Awards e fidato collaboratore di John Zorn ed in passato di una sfilza di mostri sacri della scena musicale (Lou Reed, Eric Clapton e Laurie Anderson per menzionarne solo alcuni). Il sodalizio, in realtà, ebbe origine già nel 2003 ma, a causa della marea montante degli impegni professionali di entrambi, ha trovato la sua forma solo adesso nell'album intitolato Hakhel Tribulation.
La musica del duo è il frutto della contaminazione di innumerevoli generi e stili che origina da una vistosa matrice rock ed elettronica per fondersi lentamente con schegge di world music, drum'n bass e downtempo in un magma di suoni campionati o più scarnamente acustici.
Ne parliamo con Marc Urselli in una articolata intervista nella quale abbiamo avuto modo di rivolgergli anche alcune domande sulla sua ricercata attività di fonico.

- A&B -
Da quanto tempo sei ingegnere del suono e ti dedichi alla produzione di dischi, e come ha preso forma il tuo primo inserimento nel mondo della musica?
- Marc Urselli -
Lavoro come fonico/produttore da più di 17 anni. Ho iniziato in Italia, quando io e Vince suonavamo insieme in un gruppo nel profondo Sud della Puglia. Ci chiamavamo General Store e oltre a suonare le tastiere io registravo le prove e mi occupavo delle cose tecniche. Da li è nato il mio interessamento per l'audio. Poi ho fatto tirocinio presso il PureRock Studio di Nanni Surace (il fonico dei Negramaro e tanti altri) e successivamente ho aperto uno studio in Puglia chiamato Maelstrom Studio. Un paio di anni dopo mi ero scocciato di registrare sempre le solite cose e così sono andato a New York per un tirocinio in uno studio che si chiama EastSide Sound. New York mi è piaciuta (come non poteva?) e ci sono rimasto e oggi sono il fonico principale e il manager degli EastSide Sound Studios.

- A&B -
Come è nata la collaborazione con Vince Pastano per il vostro nuovo progetto musicale Past The Mark?
- Marc Urselli -
Io e Vince ci conosciamo da più di 20 anni ormai. Siamo andati insieme alle scuole medie e abbiamo sviluppato il nostro interesse per la musica più o meno contemporaneamente. A quei tempi suonavamo insieme parecchio e quindi dopo aver perso i contatti per un po ed esserci poi ritrovati è stato normale che facessimo qualcosa assieme. Vince è un quotatissimo e bravissimo chitarrista che oltre ad avere un suo progetto solista di dark-rock melodico, suona anche in pianta stabile con Luca Carboni e con tantissimi altri artisti di spicco della scena italiana. Ora che siamo entrambi adulti e abbiamo entrambi fatto della musica la nostra carriera, oltre che la nostra passione, questa collaborazione era ovvia e dovuta. L'idea è nata nel 2002 circa. Abbiamo pensato di provare a fare un brano a lunga distanza, registrando le nostre parti e mandandocele via internet. In quegli anni non erano in tantissimi a farlo anche se oggi è una pratica comune. Il primo brano è venuto così bene che abbiamo deciso di farne altri. Prima pensavamo di fare un EP ma poi si è trasformato in un disco intero, grazie a Vince che ha messo la quarta per poter finire questo progetto prima della fine del mondo. Sono molto contento del risultato e sono molto fiero di quello che abbiamo fatto insieme, soprattutto dato che l'abbiamo creato in posti separati. Spero che piaccia anche alla gente. Invito tutti ad ascoltare il disco a www.pastthemark.com e a farci sapere via facebook o via email cosa ne pensino. Inoltre vorrei ricordare che sono anche disponibili le ultime copie della edizione Deluxe ultra limitata e numerata a mano del CD che abbiamo fatto. Si tratta di un CD con copertina 3D e con packaging cartonato che si apre come un origami. E' un bellissimo oggetto che contiene della gran bella musica!

- A&B -
Come è avvenuta la scelta della label scozzese Nu Jazz Records per la distribuzione del vostro lavoro?
- Marc Urselli -
C'erano un paio di etichette discografiche interessate ma la Nu Jazz era pronta ad agire subito e colui che la gestisce ci sembrava molto in gamba e molto appassionato quindi abbiamo deciso di lavorare con loro.

- A&B -
In cosa differisce questo progetto rispetto allo spirito ed alla musica dei M.E.M.O.R.Y Lab?
- Marc Urselli -
Sono due cose completamente diverse. I M.E.M.O.R.Y. Lab (www.memorylab.net) erano il mio progetto quando vivevo ancora in Italia ed era un progetto electro-industrial-metal insieme al cantante The Old Nick dei Funeral Oration (e in alcuni momenti anche a Fabban degli Aborym). All'epoca mi interessava maggiormente quel genere e quindi ho sviluppato quel progetto. I PAST THE MARK (www.pastthemark.com) sono un progetto molto più evoluto e sofisticato se vogliamo. La produzione è più raffinata e le idee sono più mature, come è normale che sia dato che i due progetti si passano di 10, quasi 15, anni

- A&B -
Esiste la possibilità che il progetto venga proposto dal vivo e che da esso possa nascere un live album?
- Marc Urselli -
Non so se ci sarà un disco dal vivo ma stiamo cercando di organizzare date per poter proporre il concerto dal vivo. Purtroppo il problema è che c'è un oceano fra di noi (e non è un modo di dire) quindi non è semplicissimo fare concerti

- A&B -
Quanto tempo vi è occorso per la scrittura del disco?
- Marc Urselli -
Ci sono voluti 7 anni, semplicemente perché entrambi siamo così impegnati con mille altri progetti che trovare il tempo non è stato affatto semplice. Quello che però ci rende fieri e che nonostante siano passati tanti anni il disco è omogeneo nella sua diversità e non ci sono grosse differenze fra i brani scritti all'inizio e quelli scritti alla fine..

- A&B -
Come siete soliti procedere per la scrittura dei pezzi?
- Marc Urselli -
Di solito si partiva da un'idea di uno dei due che la mandava all'altro in maniera che l'altra persona potesse scrivere qualcosa che andasse con l'idea originale o evolverla e cambiarla. Spesso Vince mi mandava dei riff o delle bozze di melodie. Io poi costruivo un pezzo intorno alla sua idea e glielo mandavo così che lui potesse fare modifiche o aggiunte.



- A&B -
Il progetto conoscerà ulteriori capitoli?
- Marc Urselli -
Non so ma spero di si. Di sicuro io e Vince continueremo a collaborare su tanti progetti, che sia sotto nome PAST THE MARK o meno si vedrà.

- A&B -
Con quali generi musicali, non ancora battuti, vorresti cimentarti da musicista e da fonico?
- Marc Urselli -
Da musicista ho 2 album in uscita. Uno noise ed uno drone/sludge/doom metal. Anche se c'è stato un po di metal nel mio lontano passato di musicista (sia con i General Store che con i Funeral Oration) se vogliamo questi sono entrambi terreni non battuti per me. Dopo questi 2 dischi invece farò un disco di elettronica e world music in cui mi concentrerò su collaborazioni varie e sull'incorporare field recordings che negli ultimi anni sto facendo in giro per il mondo. Tutto a suo tempo. I miei tempi sono biblici perché sto sempre a fare mille altre cose quindi non trattenete il respiro, come si suol dire da queste parti...

- A&B -
La vittoria nei Grammy ha inciso in qualche maniera sulla considerazione (già notevole) per il tuo lavoro?
- Marc Urselli -
Questa è una domanda da fare ad altri. Io posso solo supporre di si. Chiaramente i Grammy Awards nella musica sono come gli Oscar nei film e quindi si tratta di un alto riconoscimento che penso influisca in qualche maniera. Tuttavia credo che alla fine sia più importante con chi uno abbia lavorato e cosa uno abbia fatto, che non quanti Grammy uno abbia.

- A&B -
Vivi da tempo a New York; in relazione al lavoro di fonico credi che sia possibile parlare, per alcuni generi musicali, di un modo "americano" di intendere i suoni e il mix e che risulti, per così dire, diverso?
- Marc Urselli -
Assolutamente si. Mi risulta difficile spiegare come e perché, ma ci sono suoni e modi di lavorare del tutto diversi qui. La maggior parte delle produzioni italiane suonano ancora italiane, anche se ci togli il cantato italiano, perché c'è un modo di comporre e di arrangiare che è tipicamente italiano. La stessa cosa vale per i suoni e per il modus operandi in studio. Anche se ci sono le dovute eccezioni in Italia e all'estero, temo che in generale in pochi facciano musica come la fanno gli americani e gli inglesi.

- A&B -
Hai lavorato e lavori a lungo a stretto contatto con un artista cardine dell'avanguardia e della sperimentazione sonora come John Zorn. Quanto è importante a tuo avviso il suo ruolo nel panorama musicale? Quale filone della sua consistente produzione ti ha particolarmente affascinato?
- Marc Urselli -
Zorn è unico e fantastico! Sono convinto che prima o poi la gente si renderà conto che si tratta di uno dei più grandi compositori del nostro tempo e probabilmente in futuro verra' riverito come un Beethoven del ventesimo secolo. La sua produzione è fra le più eclettiche che esistano. Passa con assoluta disinvoltura dal jazz al metal, dal klezmer alla musica classica, dall'elettronica all'avanguardia sperimentale più radicale. Solo lui e pochissimi altri riescono a comporre in questa maniera, ad essere così eclettici e a fare 15 dischi in un anno, tutti diversi! Zorn è un genio e come tutti i geni alcuna persone non lo capiscono ma invito chiunque ad ascoltare 10 dischi a caso degli ultimi 5 anni per scoprire un panorama sonico variegato e unico. In quanto unico il suo ruolo nel panorama musicale è unico. Zorn ha una influenza fortissima sul giro jazz/sperimentale d'avanguardia di tutto il mondo e soprattutto di quello newyorchese. Oltre ad avere una etichetta discografica (la Tzadik) che fa una cinquantina di dischi all'anno, Zorn ha anche aperto un locale (lo Stone) che fa musica dal vivo (e cose tipo seminari e workshop) ogni sera (e i cui introiti vanno al 100% ai musicisti, Zorn non si tiene niente!), e un sito che è una galleria d'arte in cui presenta lavori di artisti visuali in cui crede. Zorn è impegnato in mille cose e su più fronti ed è un vero pioniere e una vera ispirazione del nostro tempo.

- A&B -
Nella tua carriera hai collaborato con artisti raffinatissimi. Con chi hai trovato maggiore libertà di azione e sintonia? Cosa, invece, ti limita (o ti ha limitato) maggiormente?
- Marc Urselli -
Zorn è indubbiamente quello con cui preferisco lavorare. Ho fatto circa 40 suoi dischi e ogni registrazione è una esperienza unica e diversa. C'è grande sintonia fra me e lui e si fida moltissimo di me, per cui mi fa fare come preferisco e vuole sempre la mia opinione, ma ovviamente lui è l'artista e il produttore ed è lui quello che ha l'ultima parola, ed è giusto e normale che sia così. La più grande libertà di azione ce l'ho quando produco un disco. Amo produrre nuovi artisti. Al momento per esempio sto lavorando con gli irlandesi Preachers Son che sono un gruppo rock settantiano bravissimo. Il disco sta venendo benissimo e spero sia pronto per la fine dell'anno.




- A&B -
Vivendo oltre oceano, quali sono le differenze più vistose che hai riscontrato nella tua professione rispetto agli altri paesi che hai conosciuto?
- Marc Urselli -
Penso che le maggiori differenze siano nell'attitudine lavorativa e nel modo di vivere la vita. Qui le cose si fanno e non ci si sta a piangere addosso e lamentarsi. La gente si muove ed è molto pro-attiva e reattiva. Certo in Italia si mangia bene gli Italiani sanno bene come fare relax, ma purtroppo non si vive solo di cibo e relax e quindi eccetto che per un paio di settimane all'anno preferisco stare qui dove ci si da da fare per fare avvenire le cose invece che aspettare che qualcosa succeda per opera dello spirito santo.

- A&B -
Quello di fonico è un mestiere difficilissimo. Perchè lo sport più praticato è quello di sparare su di voi soprattutto nelle esibizioni dal vivo?
- Marc Urselli -
E' un po come con il calcio, si credono tutti allenatori quando guardano la partita… non mi preoccupo più di tanto, faccio il mio lavoro e vado avanti. Se qualche non-fonico crede di saper fare meglio di me, che si faccia una carriera in questo campo così può fare quello che non ho saputo fare io.

- A&B -
Per quanti altri musicisti della scuderia Tzadik presti i tuoi servigi?
- Marc Urselli -
Amo Tzadik quindi lavoro volentieri con chiunque voglia lavorare con me. Lavoro spesso con Ikue Mori e ho fatto vari altri lavori per la Tzadik. EastSide Sound è diventato un po lo studio prediletto da quella scena quindi mi fa piacere poter lavorare con questi artisti.

- A&B -
Nella mia esperienza musicale ho notato che bassi “rotolanti” e confusi sono uno dei maggiori problemi audio nelle performance live degli artisti. Hai un'idea delle ragioni del fenomeno?
- Marc Urselli -
Il lavoro di un fonico live non è mai semplice. Spesso ci si trova in delle situazioni dove la strumentazione non è il massimo o c'è strumentazione buona ma impostata male, o c'è poco tempo, o troppi gruppi. Poi dipende anche tutto dal posto in cui ci si trova e da dove si ascolta… Con adeguata strumentazione e tempo per il sound check un buon fonico dovrebbe sempre essere in grado di offrire al pubblico un suono senza questo tipo di problemi.

- A&B -
In Italia si suona spesso in locali dall'acustica tremenda, hai una opinione in merito? Credi ci sia una corresponsabilità degli artisti oltre che degli organizzatori nell'accettare ogni tipo di soluzione? In base alla tua esperienza sai descriverci la situazione all'estero?
- Marc Urselli -
Credo che ovunque nel mondo i locali per la musica diventino sempre meno e quindi i musicisti siano abbastanza disperati e si trovino a dover accettare delle situazioni non ideali. Non so di chi sia la responsabilità e non credo che individuarla aiuti necessariamente a risolvere questo problema, che è molto più grande e dalle radici culturali molto più profonde. Penso che alla fine sia meglio avere musica in un locale non perfetto che non non averne proprio.

- A&B -
Ci parli un pò della tua rivista Chain DLK e degli sviluppi attuali?
- Marc Urselli -
Chain D.L.K. esiste dal 1994. L'ho fondata inizialmente da solo come D.L.K. e poi mi sono unito a Maurizio Pustianaz (aka Gerstein) che faceva una webzine che si chiamava Chain The Door. Abbiamo rinominato la nostra rivista Chain D.L.K. e continuiamo dagli anni '90 insieme a portare avanti questa webzine. Chain D.L.K. propone interviste, recensioni e news aggiornate quotidianamente e provenienti dalla scena elettronica, industrial, ambient, sperimentale, dark. Anche se i miei gusti musicali sono di ampie vedute, questi generi erano una mia grande passione negli anni '90 e quindi la (allora) fanzine è nata per supportare questa scena. Ad oggi contiamo vari collaboratori e oltre 30'000 visitatori/lettori mensili, ma cerchiamo sempre altri collaboratori per incrementare la quantità e qualità dei contenuti.

- A&B -
Sarai con Mike Patton nelle date americane del progetto Mondo Cane con altri italiani di peso (Enrico Gabrielli, Vincenzo Vasi, Enri Zavalloni, Alessandro Stefana), ci parli di questa esperienza? Ti piace lavorare con l'orchestra? Qual è la tua opinione su un grande vocalist come Mike?
- Marc Urselli -
Mike è uno dei più grandi cantanti dei nostri tempi. Non credo sia possibile trovare un cantante altrettanto versatile ed eclettico oggi. Lui è spettacolare! Ho lavorato più volte con Mike in passato ma mai con il suo progetto Mondo Cane quindi non ho ancora incontrato gli italiani che nomini ma sono contento di poter fare questa esperienza e di sicuro saranno dei bellissimi concerti.

- A&B -
Che disco sarà 'The Dreamers Christmas'? So che sarà presente anche un pezzo con Mike Patton guest.
- Marc Urselli -
Si Patton è su due brani, di cui uno cantato. Sarà un bellissimo disco di canzoni di natale. Non so quanto siano conosciute in Italia ma in America sono molto popolari e la maggior parte sono state scritte da autori ebrei.

- A&B -
Quali sono i tuoi programmi per il futuro?
- Marc Urselli -
Al momento sto lavorando a questo disco degli irlandesi Preachers Son. A Settembre parte il tour con Patton. Da qui a Dicembre ho anche altri tre dischi per la Tzadik (di cui 2 di Zorn) da registrare e missare. Infine, come dicevo prima, sto lavorando alle mie due prossime uscite. I titoli dei dischi e i nomi dei due progetti non sono ancora ufficiali ma troverete tutte le informazioni e gli aggiornamenti al mio sito www.marcurselli.com.

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