La Torre Dell'Alchimista

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Michele Mutti : Hammond, Pianoforte, Tastiere, Synth
Davide Donadoni : Basso
Michele Giardino : Voce, Chitarra
Michelangelo Donadini : Batteria

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Recensione di NEO

 

- A&B -
Sono ormai passati 8 anni dal vostro esordio discografico.Ma è meglio ricordare brevemente la storia del gruppo.Il nome stesso ad esempio tipicamente anni 70.
- Michele Mutti [La Torre dell'Alchimista] -
Il gruppo è nato da Davide, Michele Giardino e me alla fine del '96 senza delle idee definite su "cosa" fare. Avevo alcuni abbozzi di brani che abbiamo cominciato ad arrangiare assieme anche a Noberto che poi è diventato il batterista della band fino a prima di Neo. Dopo il concerto di Gouveia in Portogallo e la pubblicazione del live al Near Fest la formazione è cambiata con l'arrivo di Michelangelo alla batteria. La scelta del nome viene dal desiderio di allora di richiamare alla mente i gruppi storici del progressive '70, e questa scelta oggi forse ci attira qualche preconcetto di troppo.

- A&B -
L'approccio molto alla ELP delle composizioni è sin dal primo lavoro stemperato dalla presenza del flauto e nell'ultimo "Neo" anche dalla presenza di numerosi ospiti alla chitarra, al sax e al violino. I perchè di questa scelta? O meglio ... perchè solo come ospiti e non come membri effettivi del gruppo ?
- Michele Mutti [La Torre dell'Alchimista] -
Gli ELP sono stati uno dei miei primi amori (si sente molto?!) ma è evidente che limitarsi a riproporre quel tipo di sound senza cercare di produrre qualcosa di personale sarebbe stato alquanto limitante (qualcosa di simile ad una cover band).
Quindi per ampliare gli orizzonti musicali e la tavolozza sonora del gruppo abbiamo deciso di convolgere nella registrazione di "NEO" alcuni amici che con la loro bravura e la loro personalità hanno reso maggiormente variegato il sound della band. Va da se che gestire sul palco una formazione allargata comporta parecchi problemi (oltre a quelli organizzativi legati a spostamenti, prove ecc) e trovare qualcuno che venga a suonare poche battute del proprio strumento in un brano della durata di parecchi minuti non è facile.
La scelta potrebbe ricadere su di un polistrumentista ma sono più rari delle mosche bianche (quelli bravini); ecco spiegato l' arcano per cui la TDA si esibisce stabilmente in quartetto.



- A&B -
Tornando a "Neo". Il sonno della ragione genera mostri ... L'uomo e i mostri sembra quasi il fil rouge dell'album ... il golem, medusa, cerbero, idra.
A questo proposito ... come nascono le vostre composizioni?

- Davide Donadoni [La Torre dell'Alchimista] -
Il disco è stato costruito attorno ad un filo conduttore (un concept) che però è stato seguito in modo "rilassato". I testi, che vengono scritti assemblando parole pescate a caso da un barattolo, possono essere letti secondo vari livelli (da quello puramente onirico sino alla metafora socio-politica). Il vero concept però, il vero filo conduttore è musicale, in quanto i temi melodici, armonici e ritmici sono pochi e ben definiti e vengono sviluppati e variati lungo le varie tracce dell'album.

- A&B -
Nella vostra carriera sin ora 2 album in studio ed un live negli States, parecchie partecipazioni a rassegne Prog.
- Davide Donadoni [La Torre dell'Alchimista] -
Da un punto di vista umano, dal momento che siamo abituati a suonare davanti ad un pubblico non esattamente fanatico del progressive, i festival e le rassegne sono boccate di aria fresca; ci da sempre una grande energia vedere che altra gente sente la musica nello stesso modo in cui la sentiamo noi. Inoltre, dividere il palco con band come Isildur's Bane o Steve Hackett ti da una grande soddisfazione. Continueremo quindi a suonare dal vivo nelle rassegne e nei festival ogni volta che sarà possibile.



- A&B -
Seguite la scena progressive italiana ed estera dei nostri giorni ?
- Davide Donadoni [La Torre dell'Alchimista] -
La seguiamo poco, nel senso che i nostri gusti musicali (come credo capiti a tutti) non sono limitati al progressive. Ad ogni modo la scena progressive la vediamo divisa in due: ci sono le band storiche che sono sopravvissute o risorte dalle proprie ceneri, che si vanno ad ascoltare dal vivo con un vago senso di incertezza sperando di non "farsi crollare un mito", perchè non tutti sono all'altezza del proprio passato. Ci sono poi i gruppi relativamente più giovani che più o meno come noi portano avanti (per passione) una proposta tutto sommato impopolare. Tra questi penso di poter dire che i preferiti dalla Torre sono D.F.A. e Deus Ex Machina.

- A&B -
Una domanda che mi pongo spesso: vi siete posti un obiettivo dal punto di vista musicale?Il desiderio di "vivere" con la vostra musica.
- Davide Donadoni [La Torre dell'Alchimista] -
Abbiamo un obbiettivo ma non è certo vivere di musica (è difficile quando per fare un concerto mediamente ti devi portare l'impianto, pagarti vitto e alloggio suonare gratis e magari ramazzare anche il palco alla fine:-).
La direzione della Torre è di proseguire nell'evoluzione della nostra musica, che c'è stata dal primo al secondo album e che ci sarà nel terzo continuando a divertirsi suonando.


- A&B -
Avete o state provando nuove composizioni per il prossimo album ? Vuoi anticiparci qualcosa ?
- Michele Mutti [La Torre dell'Alchimista] -
Dopo il primo CD avremmo potuto tranquillamente pubblicarne una fotocopia dopo 6 mesi, come fanno molte band ma abbiamo deciso di pubblicare il secondo disco solo quando fossimo stati sicuri di aver compiuto un passo avanti. Questo ha richiesto cambi nella formazione (un nuovo batterista soprattutto) e sei anni di lavoro e concerti. Bisogna anche considerare che 4 anni fa il materiale di Neo era pronto in versione grezza e di fatto molto di esso veniva già eseguito dal vivo, ma la sostituzione del batterista ha richiesto anche un lavoro di riarrangiamento e riscrittura dei brani, oltre che di affiatamento del gruppo.
- Davide Donadoni [La Torre dell'Alchimista] -
Di fatto oggi Michele ha già molto materiale pronto per il prossimo disco, volendo potremmo anche pubblicare "Neo 2, la vendetta della sezione ritmica" o qualcosa del genere, ma il tutto va elaborato, suonato, provato, tagliato ... penso che prima del 2012 non si potrà parlare di un nuovo album in studio. Ad ogni modo come da tradizione i brani nuovi cominceranno presto a fare capolino nella scaletta dei nostri concerti dal vivo.


 

 

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