Barock Project

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Luca Pancaldi: Voce
Luca Zabbini: Piano , hammond, synths , programming
Giambattista Giorgi: Basso
Giacomo Calabria: Batteria, percussioni

- A&B -
Molto banalmente ... come vi siete conosciuti, com'è nata l'idea dei Barock Project, avete studi musicali alle spalle ... influenze musicali ... tue e degli altri componenti ?
- Luca Zabbini [Barock Project] -
La tradizione musicale di famiglia cominciò tutta con mio nonno paterno, pianista e fisarmonicista.
Mio papà imparò a suonare il sax ed il flauto traverso , era un grande fan dei Jethro Tull e quando ero piccolo mi faceva ascoltare dischi come Stand Up e Thick As A Brick.
A cinque anni cominciai a suonare il piano prendendo qualche dritta dal nonno , ma mi piaceva un sacco andare ad orecchio e a nove anni, rovistando tra i vinili di mio papà , trovai un disco chiamato Emerson Lake and Palmer che mi fulminò e cambiò totalmente il mio approccio verso la musica e soprattutto verso lo strumento che stavo suonando.
Grazie a Keith Emerson cominciai ad interessarmi anche alla musica classica e barocca , in particolare a quella di J.S.Bach.
Alle scuole medie conobbi Gb, il bassista, il quale aveva un gruppetto con il quale avrebbe suonato alla festa di fine anno.
Lui prendeva lezioni private di basso da un ragazzo del nostro stesso paese, Crevalcore.
Cominciammo a suonare insieme, tra un'interrogazione ed una verifica, nell'aula magna della scuola e pensai di cominciare a provare qualcosina di più impegnativo alle solite canzonette. Così ci tirammo giù nota per nota tutta Pictures At An Exibithion e poi anche Tarkus. I nostri compagni di scuola erano un pò alienati da questo tipo di musica, ma noi ci divertivamo come matti.
Passarono un pò di anni, io mi iscrissi al conservatorio e lui alle scuole superiori e causa impegni vari, ci perdemmo un pò di vista.
Nel 2003 avevo già scritto così tanto materiale che decisi di mettere in piedi un bel gruppo di rock progressivo.
Gb era entusiasta dei miei pezzi e telefonò subito al suo amico Giacomo, batterista, che raramente usciva di casa. Stupefatto, Giacomo si tolse le pantofole, si mise un paio di scarpe, uscì da casa sua allontanandosi dalla sua batteria e venne a parlare con me.
Giacomo, oltre alle lezioni private, frequentò l'università della musica di Roma.
Trovammo poi un ragazzo di Bologna, Luca Pancaldi , che cantava nel tributo agli Iron Maiden, con una bella estensione vocale. Il nostro problema fu che non trovavamo un chitarrista stabile, perciò continuavamo a perdere tempo. Il tempo di far imparare i pezzi ad un chitarrista per suonarli live, dopodichè non sarebbe più venuto per altri impegni e dovevamo cercarne un altro, ovviamente aspettando che quello nuovo si imparasse tutti i pezzi.


- A&B -
Dall'ascolto del vostro primo lavoro, non si può non notare un amore per Keith Emerson e gli ELP in generale, ma anche alla gande tradizione italiana dei '70 ma non solo i gruppi maggiori ma anche a mio parere in band come Metamorfosi e negli episodi più delicati anche Locanda delle fate ... è solo una mia impressione ? mi sbaglio ? che mi puoi dire ?
- Luca Zabbini [Barock Project] -
L'amore per Emerson ed ELP in generale è causa mia.
Posso dire che io, Gb e Giacomo ascoltiamo davvero di tutto, spaziamo verso qualunque genere musicale. Credo che questa sia una fortuna, c'è gente che si arena in un solo genere musicale. Il prog, al contrario di quello che si possa pensare, è il genere che forse ascoltiamo meno adesso. Ci siamo cresciuti, ma se dovessimo ascoltare ancora questo genere per sempre credo che non avremmo possibilità di crescere.
Abbiamo ascoltato di tutto negli anni passati, io specialmente ELP, Genesis e Jethro Tull. Ma poi ci passavamo i dischi dell'Electric Band, di Chick Corea, di John McLaughlin, Trilok
Gurtu, Gonzalo Rubalcaba ... qualche anno fa ci è preso a tutti e tre l'amore per il tango argentino, soprattutto quello in chiave jazz degli Aires Tango, gruppo di Roma che suona insieme al sassofonista argentino Javier Girotto.
Le influenze italiane comunque non mancano, devo dire che tutti e tre ci siamo ascoltati anche i dischi storici dei New Trolls come Concerto Grosso, del quale ne abbiamo fatto un
esecuzione insieme ad un quartetto d'archi presso un teatro l'anno scorso, concerto tutto ripreso in dvd.
Anche gruppi come Le Orme ci hanno influenzati. Sinceramente Locanda Delle Fate , Balletto di Bronzo, Metamorfosi, devo dire che conosciamo ben poco. In generale mi sento di dire che quando si parla di tradizione italiana si parla soprattutto di melodia.
E' questo ingrediente che gli altri apprezzano di noi italiani e in tanti ce l'hanno detto anche dagli Stati Uniti.




- A&B -
Ho apprezzato molto il fatto che le composizioni sono cantate in italiano
- Luca Zabbini [Barock Project] -
Sono contento. Devi sapere che inizialmente erano tutte in inglese!
L'idea di trasportarle tutte in italiano ci è venuta quando un giornalista americano, dopo aver ascoltato un nostro demo, ci suggerì di provare a farne uno anche in italiano.
Fu un bel lavoro e ci prese un pò di tempo, ma alla fine funzionò e alla gente piaceva.
Siamo italiani e vediamo che all'estero, specialmente in America, le persone apprezzano il fatto che cantiamo nella nostra lingua.


- A&B -
Come nascono le vostre composizioni ? prima musica poi testo o viceversa ? improvvisate su un pezzo o ciascuno (tu magari in particolare) porta qualcosa che poi assemblate ? le tematiche che affrontate magari in forma un pò criptica ?
- Luca Zabbini [Barock Project] -
Spesso succede che quando scrivo un pezzo ce l'ho già praticamente completo in testa, vale a dire le mie parti di tastiere, basso, batteria e chitarra.
Oggi non è difficile avere in casa un computer con il quale incidere con un sequencer.
Molti dei pezzi li registro completi a casa mia, con le tastiere, il basso e le chitarre. Per le batterie uso i campioni via midi.
Dopodichè metto tutto su cd e propongo il nuovo pezzo agli altri del gruppo per sentire cosa ne pensano.
Logicamente in seguito quando poi lo proviamo, Giacomo ci mette del suo con la batteria, Gb con il basso, altrimenti non sarebbe una band.
Con pezzi come Odio, Un Altro Mondo e Premonizioni è accaduto così. La Danza Senza Fine era invece un pezzo che scrissi quando avevo quindici anni circa e che ripresi fuori
proprio in occasione della formazione dei Barock Project.
A volte arrivo in sala prove con qualche mio spartito scritto all'ultimo minuto, lo suono agli altri e insieme lavoriamo sull'arrangiamento generale.
Uno dei nostri grandissimi problemi sono i testi. Nessuno di noi è uno scrittore, siamo musicisti. Capita che a volte ci si metta d'impegno Giacomo, se non io. Gb raramente si prende questi tipi di responsabilità, mentre Luca Pancaldi ha scritto qualcosa per il disco che stiamo preparando.




- A&B -
Reputo eclissi il pezzo migliore del primo CD, il più esaustivo, se vuoi parlarmene (confutare, approvare, precisare).
- Luca Zabbini [Barock Project] -
Eclissi è un pezzo che scrissi senza poi completarlo quando avevo 18 anni circa, anche se non era nella versione nella quale è oggi.
La parte strumentale, inclusi basso, chitarre e batteria, la completai tutta in un giorno solo e ricordo che quel giorno ci fu un disastrosoevento proprio nel nostro paese, Crevalcore.
Accendendo gli strumenti nel mio piccolo studio in casa, accesi anche la tv e in quel momento il telegiornale annunciava un gravissimo scontro tra due treni proprio a Crevalcore. Per questo Eclissi mi ricorda sempre quell'evento.
Parlando del brano, credo che strutturalmente sia un pò Genesisiano primo periodo. Sicuramente ha i suoi punti melodici ben focalizzati, temi riconoscibili, come quello dell'incipit al pianoforte o il tema principale stesso che viene poi utilizzato come ritornello. Anche Eclissi, come La Danza, ha un ritornello strumentale. Le parti cantate sono le strofe, i bridges di sutura tra le parti, la lenta parte centrale (che strumentalmente riprende i temi dell'incipit del pianoforte e del ritornello variandoli) e la ripresa finale.
Specialmente quando la suoniamo dal vivo, questo pezzo ha una grande energia ritmica. Mi sono ispirato a Dance on A Volcano dei Genesis per la scansione ritmica di Eclissi.


- A&B -
Nel complesso siete soddisfatti del
vostro primo lavoro? era un esordio e l'impressione è che c'era molta carne al fuoco, ma che avete deciso alla fine di non rischiare troppo.

- Luca Zabbini [Barock Project] -
Personalmente non sono molto soddisfatto e ti dirò i miei motivi. Il primo è una questione di mixaggio: i pianoforti spesso sono coperti dal resto e avrei voluto che in molti punti risaltassero di più, ad esempio in brani come Eclissi o Un Altro Mondo. Sono contento invece dei suoni di basso e batteria che sono belli potenti, del suono generale e del suono di Hammond in Odio.
Il secondo motivo è proprio quello che non abbiamo voluto rischiare di esagerare più di tanto con il prog. In quel periodo avevamo in testa l'idea di puntare molto anche sul mercato italiano e il fatto di inserire brani più "pop" come Anima, Luce e Senza Regole è stata una scelta pensata per lungo tempo.
In tanti ci hanno detto di avere l'impressione di sentire un gruppo che sta suonando "con il freno a mano tirato" e posso dire che in Misteriosevoci in un certo senso è così. Volevamo distringuerci per i temi orecchiabili, lavorando di "sottrazione" più che di "addizione", cercando di rendere i pezzi i più essenziali possibili. Non volevamo un poltiglione di virtuosismi fini a se stessi, anche perchè di solito i "fuochi artificiali" li facciamo sul palco dal vivo, quando suoniamo davanti alla gente. Il disco per me dev'essere un disco proprio perchè devi ascoltare i brani quasi così come sono stati concepiti, devi ricordarti i temi, l'ascoltatore non si deve disorientare e perdere in trentamila note al secondo.
Quello lo si può fare quando vai a vedere un gruppo dal vivo e ascolti come ti suona un certo pezzo del disco. Ad esempio, la prima volta che sentii Tarkus di ELP fu quando sentii la versione Live di Welcome Back My Friends.
Solo molto tempo dopo ascoltai la versione Tarkus registrata in studio e ci rimasi male, perchè la sentivo così scarna e lenta. Questo perchè quando ELP suonavano Tarkus dal vivo la facevano al doppio della velocità, la modificavano con altri stacchi e tanto altro. Tutto sommato è stata una nostra scelta quella di non rischiare di fare troppo in quel disco e sinceramente se tornassi indietro, almeno personalmente mollerei un pò quel "freno a mano".




- A&B -
Avete quindi la possibilità di suonare spesso dal vivo ? scalette ? pubblico ? responsi ?
- Luca Zabbini [Barock Project] -
Suonare dal vivo il nostro genere qui in Italia è quasi praticamente impossibile. I locali vogliono solo cover band e adesso, con i gestori che pagano cifre sempre più misere, chiamano un dj che magari insieme ad un percussionista o un sassofonista e ti fanno il dj-set.
Le manifestazioni di band sono forse le uniche occasioni, ma spesso sono situazioni dove fisicamente non riusciamo a starci con la nostra strumentazione sui piccoli palchi o sono serate di generi esclusivamente Metal, DeathMetal, ecc...
Perciò ti posso dire che le rarissime volte che suoniamo dal vivo sono nei teatri, con grande risposta da parte del pubblico, specialmente quando abbiamo l'occasione di esibirci insieme al quartetto d'archi per il quale ho scritto gli arrangiamenti.
Qualche cover in mezzo alla scaletta c'è, dipende dal periodo e variano. A volte abbiamo suonato tutta Tarkus, The Barbarian e Pirates degli ELP. L'anno scorso ho scritto l'arrangiamento del terzo movimento del concerto per piano e orchestra di Keith Emerson per tutto il gruppo insieme al quartetto d'archi, con me al pianoforte e devo dire che riuscì molto bene e lo continueremo a suonare.
Cerchiamo comunque di equilibrarci per non stancare le orecchie del pubblico, giocandoci la scaletta in modo da alternare i brani più lunghi e "prog" ai brani più melodici e di più facile ascolto. Ad esempio, dopo Eclissi non attaccheremo mai con Un Altro Mondo ...


- A&B -
Seguite la scena progressive italiana di questi anni ?
- Luca Zabbini [Barock Project] -
Sinceramente poco o per niente.

- A&B -
Mi hai detto che state lavorando sul nuovo album ... qualche anticipazione ? quando uscirà ?
- Luca Zabbini [Barock Project] -
Sarà un disco molto più lavorato rispetto a Misteriosevoci. Ci saranno dieci canzoni, alcune registrate insieme ad un quartetto d'archi e in più ho fatto largo uso di suoni elettronici come gli arpeggiatori dei synth e anche di campioni.
Ho riadattato un concerto per archi e clavicembalo di J.S. Bach e ci sarà un brano influenzato da ritmi e melodie balcaniche, con la presenza di strumenti come il Cimbalom.
Mio papà ha partecipato anche lui nel nuovo disco, facendo qualche intervento al flauto traverso à-la Ian Anderson.
Per i testi ci siamo dati da fare io, Giacomo e Luca Pancaldi. Giacomo ha trattato tematiche attuali come quella che sta affrontando nel suo paese natale vicino a Napoli.
Io ho preso spunto da una poesia di Baudelaire chiamata "DonGiovanni all'Inferno" per il testo di un brano che avrà un pò le atmosfere tra A Night At The Opera dei Queen e la musica barocca.
Ci saranno logicamente gli strumenti portanti del progressive, quali Hammond, Moog, linee di chitarre che si intersecano a quelle dei synth e una bella ritmica pontente di basso e batteria. Per ora stiamo finendo di incidere le parti di basso, il resto è tutto pronto e in più stiamo filmando le registrazioni per farne poi un DVD. Sarà un disco molto progressive, ne siamo tutti entusiasti e suonerà un pò diverso da Misteriosevoci, dove c'erano anche canzoni più pop e commerciali.




- A&B -
Varie ed eventuali se hai qualche cosa da aggiungere.
- Luca Zabbini [Barock Project] -
Tutti noi crediamo che il progressive sia un insieme di tradizioni e culture, un pò come la fusion, dove nel nostro caso esaltiamo la tradizione melodica italiana.
Mi sento di dire che sono contento di suonare in una band dove ognuno di noi è aperto ad ogni tipo di genere musicale e da ciascuno di essi, tragga sempre qualche spunto, che sia jazz, tango, balcanica o africana.
La musica popolare ha un grande valore per noi e lo aveva anche per compositori come Bartòk, Prokofèv o Stravinskji.
Tutto questo ci dà la forza di andare avanti e se fossimo chiusi su un solo stile musicale non avremmo assolutamente la possibilità di crescere.


- A&B -
Grazie per la pazienza. A presto.
- Luca Zabbini [Barock Project] -
Figurati , grazie a te!

 

 

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