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Tony Vivona
Micropop

Tony Vivona è il “boss” della Micropop, giovane etichetta indie di casa nostra dalle idee molto chiare. Tra “operazioni alla Radiohead” è produttori di primo piano, scambiamo due parole con lui (che non saprebbe dirci 5 dischi da portare su un’isola deserta).

- A&B -
Ciao Tony, innanzi tutto benvenuto sul nostro portale. Per rompere il ghiaccio subito, descrivici un po’ la tua etichetta.
- Tony Vivona -
La Micropop è un piccolo ‘sfizio’ che mi sono tolto dopo anni di militanza come musicista. In un momento in cui sembra che la vendita dei dischi abbia raggiunto i minimi storici può apparire come una follia. Ma le grandi imprese hanno bisogno della loro dose di incoscienza, specie se il tutto parte da una grande passione. Micropop è nata nel gennaio 2007, con una linea editoriale piuttosto semplice ma determinata: produrre musica indie cantata in Italiano. Può apparire una costrizione, ma non credo che realtà piccole come la Micropop possono addossarsi l’onere di produrre musica a 360°. Ritengo più opportuno collegare il proprio nome ad una certa cifra stilistica.

- A&B -
Il prossimo 21 aprile esce il nuovo disco dei Moleskin. Come lo descriveresti con 3 parole ?
- Tony Vivona -
Penelope è un disco emozionale ed emozionante, "pura poesia musicale" (Ecco le tre parole!). I Moleskin sono sicuramente un’ottima band che può dare delle soddisfazioni, dal vivo suonano con una intensità davvero unica. Spero riescano a fare molti concerti e diffondere così il più possibile la loro musica.

- A&B -
Sono anni che il tema ricorrente per gli appassionati di musica è il suo futuro. Qual’è il tuo punto di vista sulla situazione ?
- Tony Vivona -
Credo che l’evoluzione tecnologica (direi comunque inevitabile) che ci ha ‘investito’ in questi ultimi anni, ha di fatto annientato il valore del supporto musicale. E’ come se le canzoni non valessero più niente, non fossero più frutto di duro lavoro (scrittura, registrazione, produzione..).
Il fatto di poterle trovare gratuitamente e averle a disposizione in pochi minuti ha azzerato il piacere dello scegliere (acquisto questo e non l’altro) e soprattutto ha demotivato il potenziale cliente: ‘perché devo spendere se posso averlo gratis ?’ Le operazioni alla Radiohead vanno bene per i Radiohead che hanno ormai raggiunto i massimi livelli di notorietà.
Io personalmente che sono sempre stato e resto un appassionato, da una parte sono contento della possibilità di acquistare musica comodamente seduto a casa mia, (possiedo un iPod da 160 giga e lo sto riempiendo acquistando le novità che più mi intrigano e acquistando una quantità di dischi che in qualche modo mi erano ‘sfuggiti’ al momento della loro uscita o non ero riuscito a reperire) dall’altra parte però mi mancano molto la fisicità dell’oggetto, la migliore qualità sonora, il booklet,.
Sicuramente il futuro della musica è vincolato a questa evoluzione, ma non so dirti soprattutto dal punto di vista meramente economico cosa accadrà.



- A&B -
“E’ Quasi Estate” di Q è il primo videoclip di un’artista del tuo bill, Quanto dovremmo aspettare per quello degli Jokifocu ?
- Tony Vivona -
Il video di Q, “E’ Quasi Estate” è stato realizzato da Maurizio Zappettini e montato da Lorenzo Vignolo. E’ una specie di cortometraggio, dove le immagini raccontano una storia parallela a quella raccontata dal testo. Mentre per il video degli Jokifocu ho curato io stesso la regia, in questo momento è in fase di montaggio, credo e spero che sarà visibile nei vari circuiti verso la metà di maggio. Il brano scelto per questo primo videoclip tratto dall’album Nuvole di Passaggio è “Quandodormi”, una ballata che oserei definire ‘alternativa’ e indolente. E’ stato molto divertente realizzarlo.

- A&B -
Fantastichiamo. Afterhours, Baustelle e Marlene Kuntz sono senza contratto. Per chi faresti follie?
- Tony Vivona -
Vista la mia acerba esperienza, in questo momento non mi sentirei in grado di seguire l’attività di nessuna di queste tre band. Ma se proprio potessi scegliere mi piacerebbe avere nel mio roster The Niro.




- A&B -
Parlaci adesso dei “tuoi” Verde Matematico. Siete gli unici dell’etichetta ancora senza un’album pubblicato.
- Tony Vivona -
In verità il nuovo disco dei Verde Matematico (Scoriesonore) è già pronto da un paio di anni, ma non abbiamo ancora deciso se pubblicarlo o no. E’ un disco che crea una legacy col precedente (Ora o Mai Più), realizzato in modo casalingo come da buona tradizione VM e contiene un brano che vede la partecipazione di Tommaso Cerasuolo (voce) e Graziano Lo Mele (chitarra) dei Perturbazione. Spero che la liberatoria della EMI sia ancora valida quando decideremo di farlo uscire…

- A&B -
Paolo Benvegnu’ è ormai un vostro amico e collaboratore, ha prodotto e suonato nei dischi di Q e Moleskin. Come è avvenuto questo sodalizio ?
- Tony Vivona -
Tutto è partito da un live di Q che apriva un concerto di Benvegnù a Genova. Proprio in quei gioni stavamo cercando un produttore per Le proprietà Elastiche Del Vetro, Filippo (nome di battesimo di Q, ndr) ne ha parlato a Paolo che dopo aver ascoltato il demo ha accettato di collaborare. Per i Moleskin il processo è stato inverso, è stato Paolo a presentarmeli, e in questo caso sono stato io a decidere di fare la mia parte.




- A&B -
Hai sentito il suo ultimo disco solista?
- Tony Vivona -
Per il momento ho ascoltato solo l’EP 14/19 (acquistato su iTunes) per il quale ho mandato i miei personali complimenti a Paolo via sms, non so se li ha mai ricevuti. Chi lo conosce sa quali sono le sue difficoltà con la comunicazione. Il brano La distanza penso sia una delle canzoni migliori che lui abbia mai scritto, e sicuramente una delle cose migliori che io ho ascoltato negli ultimi tempi.

- A&B -
Per concludere, una domanda classica su questi lidi: un buon proposito per questo 2008 ed un ultimo che dovrebbe essere primo (del mondo musicale).
- Tony Vivona -
Quando ho letto la parola ‘lidi’ mi sono detto: ecco la solita domanda sui 5 dischi da portare sull’isola deserta… sinceramente ti ringrazio per non averla fatta! Il buon proposito è quello di lavorare al meglio per far crescere la Micropop. Mentre per rispondere all’ultima parte della tua domanda ti dico che non so individuare un ‘ultimo’ ma sarei felice una volta tanto che comunque chi se lo merita (nel mondo della musica e non) arrivi primo.


 

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