Nefesh

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Michele "Michelle Prince" Bladi: Batteria
Andrea "Exsen Image" Rossi: Basso
Paolo "Budda" Tittarelli: Voce
Luca "Lyuke Melchìsedek" Lampis: Chitarra
Stefano "Igor Stephenbye" Carloni: Tastiere

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- Recensione di Nefesh

- A&B -
Dopo aver recensito il loro ottimo Promo omonimo abbiamo il piacere di scambiare alcune parole con i Nefesh a cui diamo il Benvenuto su ArtistsAndbands.
Ciao ragazzi e benvenuti, complimenti per il vostro CD che personalmente ho trovato veramente molto interessante.

- Melchìsedek -
Grazie a te per avere avuto la pazienza e la curiosità di ascoltarci … e anche per questa intervista!

- A&B -
Interessante e decisamente ricco di personalità a dimostrazione di una band decisamente matura, parlateci un po’ di voi, un po’ di storia dei Nefesh.
- Melchìsedek -
Bè la nostra storia è un po’ intricata soprattutto nei primi periodi ma cercherò di essere chiaro.
Quando ho iniziato a cercare altre persone per dare forma a quello che nella mia testa era il “mio gruppo” avevo 16 anni e avevo ripreso da poco più di un anno la chitarra elettrica in mano andando a lezione e suonando con un gruppo con cui facevamo i Nirvana (!). Ma quella delle cover non era decisamente la mia strada… Con un’infinità di idee in testa iniziai la ricerca di altri musicisti ma soprattutto di persone con cui stessi bene perché per fare musica nostra dovevamo essere amici oltre che musicisti.
Così quasi subito trovai il nostro bassista (Exsen) con cui ci fu subito un grande affiatamento sia musicale che di idee. Poi la ricerca del batterista si concluse al quinto ragazzo che “provammo” (Michelle) che ci piacque molto per la sua “silenziosità operativa”: poche parole, tanta musica. Poi tramite amici di amici arrivò anche il cantante (non Budda) che diede vita a quello che erano gli Sharpain (l’embrione dei Nefesh): thrash e growl alla Pantera. Poi dopo circa un anno il cantante ci lasciò per suoi problemi personali e rimanemmo solo in tre. Qualche mese dopo quasi per caso venne a fare una prova con noi un tastierista (Stephenbye) che ci stupì tutti e tre per il suo orecchio e per la sua musicalità. Così prova dopo prova le atmosfere iniziarono ad essere diverse: la tastiera ci dava profondità. E ci piaceva molto a tutti quanti… e da lì iniziò l’epopea per trovare il cantante che non doveva essere più solo potente nel growl ma anche melodico, fantasioso, con una voce particolare… quasi una missione impossibile… infatti provammo più di quindici cantanti in non so più quanti anni, e abbiamo continuato sempre a suonare solo noi quattro tutte le settimane due o tre volte, iniziando praticamente a fare brani strumentali… ma anche quella non era la nostra strada, ne eravamo perfettamente consapevoli... pensa che io avevo già i testi pronti per le canzoni che suonavamo senza avere la minima idea di che traccia melodica ci potesse andare…
Infine quando la speranza di trovare un cantante come lo cercavamo stava evaporando lasciandoci molto demoralizzati, venimmo a sapere di un gruppo che faceva il tributo ai Korn e la cosa c’incuriosì non poco anche perché si diceva che il cantante era molto bravo. Ed effettivamente il cantante era particolarmente dotato sia per le parti “sporche” che in quelle melodiche…
Il resto lo hai sentito anche tu… anche se già abbiamo pronti altri pezzi che secondo me sono meglio di ciò che abbiamo inciso in questo promo/cd…


- A&B -
Nefesh è un nome che suona un po’ biblico o mi sbaglio ? che origine e che significato ha e perché lo avete scelto ?
- Melchìsedek -
Nefesh è una parola ebraica che nella concezione più generale significa anima ma si possono trovare anche traduzioni che gli danno un significato più ampio e che a me personalmente affascinano di più, ovvero può indicare la pienezza della persona, l’uomo nella sua completezza spirituale e corporale… lo abbiamo scelto per questo, perché va a ricordare un aspetto che oggi tutti cercano di farci scordare: l’uomo è anche (e io penso soprattutto!) spirito, anima. Oggi si esalta la bellezza fisica in tutto e per tutto come se l’uomo fosse tutto lì. L’apparire è tutto. A noi invece piace pensare e ricordare che l’uomo è ciò che risulta dall’unione fra la propria anima e il proprio corpo…poi a me personalmente piace questo nome perché per vie traverse, come giustamente tu hai notato, richiama Dio, ma questa è una mia personale visione.


- A&B -
Sempre restando sul tema biblico/religioso, mi sembra di averne riscontrato alcuni riferimenti sul vostro lavoro, è vero ?
- Melchìsedek -
Si, è indiscutibile, basta guardare i titoli dei testi: tre su quattro hanno riferimenti biblici… anche se presentano degli aspetti molto diversi fra loro e comunque esprimono tutti un disagio, una sofferenza riferiti anche al tentativo di vicinanza a Dio, spesso fallito. Sicuramente non siamo definibili una christian band perché non tutti crediamo ma comunque siamo aperti a parlarne, soprattutto incuriositi. Io personalmente credo e siccome scrivo io i testi non ho potuto fare a meno di scrivere il mio “conflitto” di fede dove Dio è comunque un padre buono e dove il problema sono io, è dentro di me… sono testi che vanno sempre ad esplorare l’interiorità. I nostri, infondo, sono testi esistenziali, che nella complessità dell’interiorità umana approdano volendo o nolendo a Dio. Perché che tu creda o no comunque Dio è un qualcosa che rimane nella mente di un uomo poiché non ci sarà mai la certezza razionale e matematica né che esista né che non esista. Così, molte volte, in noi Dio rimane l’ultima ancora di salvataggio, il finale bello delle favole in cui il protagonista combatte fra il bene e il male (come i 300 guerrieri spartani combattevano con i persiani) e perde ma quella perdita gli permette, ormai morente, sanguinate e senza più forza, di trovare dentro di lui l’umiltà di avvicinarsi a Dio, di chiedere perdono, di chiedere aiuto..e il Dio-amore lo prende fra le sue braccia e lo rende vittorioso. Io lo trovo affascinate, che uno creda o no… poi ognuno è libero, per carità, di pensare ciò che vuole.

- A&B -
La vostra musica è veramente un ricco concentrato di riferimenti musicali e contaminazioni, derivano dalla vostra personale formazione musicale ? e come siete riusciti a livello di songwriting nel difficile compito di amalgamarli in modo che io personalmente giudico ottimo ?
- Melchìsedek -
Innanzi tutto ti ringrazio per il complimento. Si, la nostra musica è contaminata dalle nostre differenti formazioni musicali: io faccio il conservatorio quindi ascolto musica classica, d’opera in più ho la passione per il metal, per la musica italiana d’autore (come Battisti, Battiato, de Andrè, Paolo Conte…) e ultimamente ho iniziato anche a “mettere il naso” nel jazz, grazie a Luca Pecchia.
Stephenbye studia pianoforte classico e composizione all’accademia musicale d’Ancona e in più, oltre alle tante collaborazioni che ha avuto con gruppi della zona, studia anche al CPM di Milano.
Exsen ha suonato per anni contrabbasso classico in accademia, ha suonato jazz con alcuni gruppi qui della zona e ha avuto parecchie esperienze in vari generi.
Michelle Prince oltre che suonare per anni con gruppi della zona suona anche con vari corpi bandistici della nostra regione. Infine super Budda ha cantato per molti anni soprattutto metal… un bel mix di esperienze e formazioni.
Per quanto riguarda il songwriting ci siamo generalmente organizzati così: io portavo l’idea portante di un brano (con il testo) e poi tutti insieme lo abbiamo colorito e “perfezionato”… come se da un tronco facessimo insieme fuoriuscire dei rami… infatti le canzoni che senti non sono frutto di uno di noi ma dei Nefesh.
E anche se a volte non è stato facile fare passi indietro sulle proprie idee alla fine ci si rende conto che il risultato finale è più vicino alla idea che si aveva in mente all’inizio.




- A&B -
Un Promo, Demo, chiamiamolo come volete ma alla fine son circa 40 minuti di musica, praticamente un full-lenght, anche qui avete dimostrato molto coraggio.
- Melchìsedek -
Siamo stati fra l’ambizioso e l’incosciente. Avevamo sotto mano otto brani finiti e abbiamo voluto scegliere quei quattro perché davano una panoramica abbastanza ampia del nostro lavoro e non abbiamo pensato tanto ai “rischi” di una produzione così lunga … ma lo rifarei!

- A&B -
Cosa cambia nella musica e nell'attitudine dei Nefesh dal vivo ? Preferite l'esibizione live o la possibilità di poter studiare, sperimentare ed elaborare in studio ?
- Melchìsedek -
Per quanto riguarda la nostra musica non cambia tanto, in tutti i pezzi che abbiamo registrato abbiamo messo pochissime cose che poi non possiamo rifare dal vivo.
Secondo me sono veramente fondamentali entrambi perché servono per raggiungere obiettivi diversi, stare in studio a sperimentare ed elaborare serve per raggiungere dei buoni suoni, delle buone strutture, delle belle sovrapposizioni armoniche, mentre suonare dal vivo serve per coinvolgere la gente nei propri pezzi, per emozionare ed emozionarsi. Ed è fantastico.


- A&B -
Le Marche e la zona di Ancona, la vostra casa, che opportunità offre ad una band come i Nefesh per esprimersi al meglio, quindi opportunità live ma anche sale prova ecc ...
- Melchìsedek -
Quasi nulle! Fa conto che per suonare il nostro genere ci sono veramente pochi locali i cui proprietari arricciano pure un po’ il naso quando gli diciamo che facciamo pezzi nostri e non cover o tributi…hanno pure fatto chiudere la Tana delle Tigri che era un dei pochi posti dove potersi esprimere…




- A&B -
Prima parlavamo di riferimenti e contaminazioni e adesso di concerti ed esibizioni live, uniamo un po’ le due cose e vi chiedo, con chi vi piacerebbe un giorno aver l'onore e la fortuna di poter condividere il palco ?
- Melchìsedek -
Qui posso risponderti solo personalmente…allora, mi sarebbe piaciuto condividere il palco con i Pantera ma ciò non è più possibile purtroppo, pace all’anima di Dimebag. Sempre sognando mi piacerebbe molto suonare con gli One Minute Silence o i System of a Down anche se entrambi i gruppi si sono sciolti…
Dei gruppi che ancora suonano invece non mi dispiacerebbe affatto affiancare i Killswitch Engage, i Rhapsody (of fire), i Gamma Ray...e sinceramente tanti altri.


- A&B -
Che riscontri state avendo a livello di critica nei confronti del vostro lavoro, ritengo onestamente ottimi riscontri, confermate ? ed ovviamente vi ritenete soddisfatti ? ve lo aspettavate o è stata una gradevole sorpresa ?
- Melchìsedek -
L’ ultima recensione ce l’ ha fatta MetalWave e qui il recensore chiamato Hardcorect ci da 47/100 dandoci tra l’altro 50/100 in tecnica e 40/100 in originalità (!). Probabilmente il tipo non ha ben chiaro cosa sia la tecnica (non è correre su e giù sulle scale!) e ha una particolare concezione dell’originalità … mah!
Comunque a parte questa mosca bianca i riscontri sono più che soddisfacenti, molti sopra le aspettative e quindi piacevoli sorprese, come per esempio l’85 che ci ha dato Rock Hard, o anche il vostro voto! Siamo molto contenti perché in questo progetto abbiamo messo veramente tante energie, oltre che tanti soldi!! :)


- A&B -
Ovviamente io non entro nel merito del lavoro del collega peraltro di una webzine amica di A&B.
Comunque in conclusione vi rinnovo i miei personali complimenti per l'ottimo lavoro e vi saluto a nome mio e di tutti i lettori di ArtistsAndBands, lascio a voi la chiusura.

- Melchìsedek -
Io ti rinnovo i miei più sentiti ringraziamenti per lo spazio che ci hai dedicato e l’apprezzamento che ci hai mostrato perché a un gruppo non basta essere soddisfatto del proprio lavoro, un gruppo suona affinché riesca a comunicare ad altri le proprie emozioni e ogni volta che qualcuno ci fa i complimenti per noi è veramente una gioia constatare che siamo riusciti a comunicare un’emozione…grazie!


 

 

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