Reapter

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I Reapter, thrashers romani sulla scena dal 2005, hanno all'attivo una manciata di EP, alcuni singoli e tre album molto interessanti all'interno dei quali, grazie alle capacità compositive ed alla loro perizia sugli strumenti, hanno riversato tutta la loro voglia di sperimentare. Ora andiamo a conoscerli meglio attraverso le loro parole... 

REAPTER
Claudio Arduini: Vocals
Max Pellicciotta: Guitar
Daniele Bulzoni: Guitar
Jury Pergolini: Bass
Emiliano Niro: Drums


DISCOGRAFIA
- First One (2007, EP)
- The Storm Approaches (2009, EP)
- M.I.N.D. (2013, Full lenght)
- Cymatics (2016, Full lenght)
- Blasted (2022, Full lenght)

Singoli
- Subliminal (2019)
- The Shadow (2020)
- Tamam Shud (2021)

- A&B - Partiamo dal nome del gruppo, perché Reapter?
- Reapter:
È la fusione di due nomi: “Reaper”, cioè la Morte Mietitrice, e “Richter”, la scala di misurazione dei terremoti. Ci piace pensare al nostro approccio al metal come qualcosa di mortale e distruttivo, ma sempre con un occhio all’armonia. Il nome ci è piaciuto subito, facile da ricordare e diretto per il pubblico.

- A&B - Il vostro ultimo album Blasted è molto potente e diretto, e mostra un cambio di direzione rispetto al precedente Cymatics, che era più orientato ad un techno thrash – prog metal, come mai questa scelta?
- Reapter: Premesso che già Cymatics si distaccava molto dal nostro primo album M.I.N.D., stavolta abbiamo voluto approcciarci in maniera diretta e brutale al nostro pubblico, un album che fosse di facile ascolto, ma senza tralasciare la cura dei dettagli come nei nostri precedenti LP. La nostra idea è quella di provare a sperimentare, a cimentarci in stili diversi, ma senza abbandonare l’impronta profondamente thrash che ci connota. Inoltre, avendo un rapporto stretto col pubblico, vogliamo che si diverta il più possibile, e quindi Blasted è qualcosa che arriva diretto al cuore del fan metallaro: muro di suoni che ti lascia senza fiato e tanto tanto groove.

- A&B - Quali argomenti affrontate nei vostri testi?
- Reapter:
M.I.N.D. affronta il tema della pazzia umana in tutte le sue forme. Cymatics é più concettuale, volendo esprimere gli aspetti della vita sotto forma di sonorità. Blasted, seguendo l’approccio diretto di cui dicevo prima, parla degli aspetti più concreti e genuini della vita stessa: i conflitti, le passioni, le gioie e i dolori. Tutte cose che chiunque può capire e in cui può immedesimarsi.

- A&B - Pensando all’attuale conflitto Russia – Ucraina la vostra “Cold War”, scritta certamente tempo addietro, sembra quasi profetica, cosa vi ha spinto a scriverla?
- Reapter:
“Cold War” non ha niente a che vedere né con il drammatico conflitto in Ucraina, né parla di guerra in senso stretto. La canzone parla dei conflitti latenti tra le persone, quelle tensioni continue che non riescono a sfociare in qualcosa di produttivo e che alla fine rischiano di distruggere famiglie, amicizie e le relazioni interpersonali in generale.

- A&B - Chi si è occupato della copertina di Blasted?
- Reapter:
L’autore dell’artwork di Blasted è Alcides Burn, artista brasiliano a capo della sua impresa “Burn Artworks”. Ha fatto un lavoro magnifico che coglie perfettamente il mood dell’opera: tetro e oscuro.


La copertina di Blasted

- A&B - Chi o che cosa rappresenta la figura oscura e incappucciata al centro dell’immagine circondata dalle fiamme?
- Reapter:
La copertina fa vedere le varie fasi della vita di un essere umano, fino ad arrivare alla figura oscura che è la morte stessa. La morte può rappresentare la disperazione dell’uomo, ma nelle nostre intenzioni deve essere lo sprone positivo a far bene nella vita: non dobbiamo mai sprecare le nostre vite perché sono preziose.

- A&B - Avete spesso fatto tour in Europa, in quali paesi vi siete trovati meglio?
- Reapter:
Ovunque siamo stati, ci siamo sempre trovati relativamente bene. Certo, ti confesso che in alcune realtà abbiamo dovuto adattarci a situazioni scomode, ma alla fine, quando suoni sul palco e il pubblico ruggisce, qualsiasi cosa passa in secondo piano. Se posso fare una menzione particolare, il locale in Europa dove siamo stati meglio è il “Le Rat’s” di Puget-sur-Argent, in Francia: palco e pubblico fantastici!

- A&B - Quali sono le situazioni più strane o curiose che vi sono capitate on the road?
- Reapter:
Uno degli episodi che più si è rivelato divertente è stato a Vigo (Spagna), in tour con le Nervosa. Il loro tour manager non ritrovava più il suo bagaglio nel backstage, pensando che gli fosse stato rubato. Scoppiò il finimondo, salvo poi ricordarsi che aveva lasciato il bagaglio nel tour bus… Si è fatto da solo un gavettone d’acqua nel locale per scusarsi con tutti, e alla fine si sono aperti fiumi di birra per riderci su.

- A&B - Avete incrociato spesso band straniere (Testament, Jinjer, Scarecrow…) con chi avete stretto amicizia e allacciato rapporti?
- Reapter:
Le Nervosa, con cui abbiamo fatto uno splendido tour in Francia, Spagna e Italia. Sono delle ragazze splendide e fortissime, molto alla mano. Grandiosi, ma non c’è bisogno dirlo, sono i Jinjer che ormai hanno fatto il definitivo salto di categoria. Infine, abbiamo uno rapporto direi alquanto diretto con i Sadist, perché Trevor (il cantante) è il capo della BuiltToKill Records, con cui abbiamo fatto uscire prima M.I.N.D. e poi Blasted: con lui ci sentiamo molto spesso.

- A&B - L’emergenza sanitaria, il lockdown e tutto il resto… hanno fatto scattare in voi idee per nuovi brani?
- Reapter:
Più che altro avevamo in cantiere già alcuni brani fuori Blasted, e abbiamo colto occasione per pubblicarli come singoli. “Subliminal” è uscito alla fine del 2019 come lyric video su You Tube, all’interno del nostro canale cui invito tutti a iscriversi! Poi siamo riusciti a pubblicare nel luglio 2020 il video di “The Shadow”. Infine, all’inizio del 2021 è uscito “Tamam Shud”. Tutti i brani sono anche ascoltabili sulle più famose piattaforme streaming come Spotify, Apple Music, Amazon Music, Deezer ecc.


Reapter da sin a dx: Daniele (gt), Jury (bs), Max (gt), Emiliano (dr) e Claudio (vc).

- A&B - Siete stati selezionati per suonare alla XII edizione del Rock Metal Fest di Pulsano (Ta). Come siete venuti a conoscenza dell’evento e del relativo bando di partecipazione?
- Reapter:
Rock Metal Fest è una delle realtà affermate dei festival italiani, uno che potenzialmente ha le carte per diventare un grande punto di riferimento per la scena metal europea. Perciò, come tanti, conoscevamo già l’evento, abbiamo chiesto di poter partecipare… ed eccoci qua! Pronti a spaccare!

- A&B - Cosa si deve aspettare chi verrà a vedervi dal vivo?
- Reapter:
Ci aspettiamo la magia e l’atmosfera di un grande festival: il legame che c’è fra persone che amano divertirsi col metal, e le band che vogliono dare il massimo per il fuoco che sentono quando salgono su questi palchi. È un’alchimia pazzesca e penso proprio che la troveremo al festival!

- A&B - Vi ringraziamo per la disponibilità e vi lasciamo lo spazio per un messaggio ai vostri fans e ai lettori di “Artists & Bands”.
- Reapter:
Un sincero ringraziamento a tutto il vostro staff per la piacevole intervista! Un abbraccio a tutti coloro che ci seguono e ci sostengono. I fans sono la linfa vitale dello spettacolo che cerchiamo di portare avanti da tanti anni. Senza di loro saremmo nulla. Stay metal!

Reapter da sin a dx: Jury (bs), Claudio (vc), Emiliano (dr), Daniele (gt) e Max (gt).


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