Ken Paisli
Bad Obsession

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Per moltissime persone l’ascolto della musica rappresenta un superficiale accompagnamento giornaliero, per tanti altri poco più di un distratto hobby, per non pochi una passione coltivata con dedizione, per alcuni una filosofia di vita insostituibile.

Dalle due ultime fasce di ascoltatori nascono figure come Ken Paisli, personaggio carismatico oramai noto ai più per le sue biografie, tutte pubblicate dalla Chinaski Edizioni, dedicate ad Ozzy Osbourne e Michael Jackson, ma soprattutto ai Guns N’ Roses ed al loro vocalista Axl.
Considerato, per i temi trattati e per il suo approccio stilistico, come degno erede del Gonzo journalism di Hunter Thompson, lo scrittore di origini neozelandesi esordisce con questo suo primo romanzo sfruttando il filone intrapreso da circa un decennio che lo vede oramai indissolubilmente legato alla musica rock ed al mondo di perdizione che la circonda.
Come da egli stesso sostenuto, per meglio rappresentare questo genere musicale solo ed esclusivamente con i contenuti dei suoi scritti, senza contaminazioni legate alla sua immagine, ha scelto di non apparire in pubblico se non con viso coperto ed in maniera comunque sfuggente. Rarissime sono infatti anche le sue interviste, tra cui quella rilasciata per ArtistsAndBands.

Particolarmente a lui cari sono i già citati G N’ R e non a caso per il titolo del suo romanzo trae spunto da uno dei brani del loro album “Use you illusion I”, oltre a strutturare i fatti narrati in una ambientazione riconducibile per alcuni versi (e solo per alcuni di essi per fortuna) alle loro gesta…. artistiche e non.
L’opera parla appunto delle vicende, ambientate nel 1995, che riguardano una ipotetica rock band emergente, chiamata Stone Flowers, che tra sesso, droga e alcool, si trova al culmine della sua esplosione di successo ed implosione spirituale, in particolar modo del cantante, Galy Mc Stanton, che nell’acronimo G.M.S.M., sembra aver racchiuso il significato della sua vita.
Nella trama trova inoltre spazio anche la vicenda parallela e complementare di un giornalista o pseudo tale, alla spasmodica ricerca di una irrealizzabile intervista con la band, la cui figura viene sfruttata dallo scrittore per rappresentare, in chiave sarcastico-filosofica, alcune delle sfaccettature del mondo del rock e della disillusione del tanto decantato sogno americano.
Non si tratta quindi di una semplice cronaca o di un romanzo che esalta l’eroismo musicale, ma soprattutto di una vera e propria esplorazione psicologica dei componenti della rock band, che sebbene sembrino uniti da un'unica passione, sono purtroppo schiavi e frastornati dalla forzata notorietà a cui a volte sono sottoposte le più o meno fortunate rockstar realmente esistenti.
Lo scrittore non vuole pertanto rappresentare i protagonisti delle vicende come esseri superiori, intoccabili, e dotati di quell’aura di immortalità che purtroppo molto spesso gli appassionati associano ai loro beniamini, bensì coglie l’occasione, narrando di una serie di omicidi che si verificano in concomitanza delle date del tour della band, per descrivere dei dissidi interiori che attanagliano ciascun musicista e della ricerca della normalità alla quale nessuno sembra potersi sottrarre, come peraltro recita la frase proferita dal giornalista nel parlare di Galy ad un certo punto del romanzo“….., magari voleva giocarsi le sue carte con te senza filtri, semplicemente essendo quello che magari la sua vita da rockstar non gli permette di essere: una persona normale…”.

Nel libro infatti, sebbene trovino spesso spazio ambientazioni thriller, sono meglio e maggiormente descritte ed enfatizzate tutte quelle sensazioni e quei sentimenti che rendono omaggio alla reale natura dei musicisti: quella “umana”.
I pregi dell’opera non vanno quindi ricercati nella sua erudizione letteraria, ma piuttosto nella profonda capacità analitica dello scrittore nel dissacrare le stravaganze comportamentali delle rockstar, che spesso nell’immaginario collettivo vengono erroneamente confuse come  esasperazioni carismatiche delle loro qualità artistiche, ma che invece il più delle volte nascondo disagi psicologici e sociali.
Una storia fatta di rock, amore e vendetta in un plot narrativo che potrebbe sembrare superficiale e semplicistico nelle prime battute, ma che giunge sul finire in un crescendo di passioni e filosofia, tanto crudi quanto avvincenti, al punto da avere come l’impressione di ascoltare la storia dalla viva voce dei protagonisti. Un must per chi ha l’animo rock, una buona alternativa per chi non ha paura di scoprire il lato umano del mondo della musica.


Editore: Chinaski Edizioni
Anno: 2016
Formato: 15X21
Pagine: 200
ISBN: 978-88-98155-57-6
Prezzo: € 12,00

 

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